Nuvole di dialogo tra te e me, che restano sospese nell’aria, leggere e candide come i pensieri che custodiscono poesia e bellezza.
Nuvole di dialogo salgono al cielo colme di parole non dette, di un dialogo interrotto, perso nel nulla.
Nuvole di dialogo per quello che non potrò mai dire, per quello che ho detto senza che venisse mai ascoltato. Nuvole di dialogo come scrigni per proteggere tutto ciò che di bello e puro mi è stato detto e resta ora lì a riempire il cielo.
Azzurro, infinito ed eterno e bianco luminoso ed assoluto. Il cielo e il mare. Una nuvola per ogni cosa che penso e che vorrei dirti e che farò volare nel cielo con un soffio di vento, un alito fresco che trasporta parole e pensieri. E in ogni pensiero c’è un bagno in un mare di ottobre, paradiso in terra per due persone sole, c’è una torta mangiata alla guida di un’auto, c’è una canzone cantata lungo strade larghe e luminose, piena di paralumi e di damasco per dormire. C’è un cane che è un mondo intero, sospeso in una nuvola in cui c’è scritta una sola parola. Nuvole d’incanto per quella volta che tra mare e fichi d’india e trulli diroccati e campi di grano è scesa una lacrima di pura commozione. Nuvole per quella volta che ad agosto stavi bene e a ottobre non più. Nuvole leggere si poggiano su un cielo celeste. Una parola, un ricordo, un sogno.
Una nuvola per ogni tuo pensiero. Una nuvola per quando non ho voglia di parlarti ma voglio che tu ci sia. Una nuvola per quando eravamo cinque su un albero. Una nuvola per ogni volta che ringrazio non so chi per darmi ciò che più voglio. Un cielo di nuvole per questo.
Una nuvola bianca e candida che guardo in cielo, per ogni parola, per ogni dialogo tra te e me.