Uscire per le strade, abbandonare gli edifici, guardare il cielo e scoprire disegni di sole sfumature. Profondità che si modificano di pieni e di vuoti.
Nuvole sulle campagne proiettano ombre, altri disegni da seguire tra gli alberi di cachi e quelli di mandarini.
L’autunno che regala ancora calde giornate immortala cieli che cambiano repentinamente. Bastano pochi minuti in una giornata qualsiasi perché l’azzurro sia coperto da cirri grigi, cumuli bianchi. Scenari nuovi, battaglie tra nubi, polvere di praterie sollevata dal passaggio di una mandria di bestiame, più in là un fungo e qui l’unicorno. Non ha più limiti l’immaginazione, basta saper guardare, cambiare il fuoco, spostare un punto. Lì due teste ricce che si sfiorano, qui il bacio di una coppia di innamorati.
Nuvole a segnare distanze, cambiare paesaggi, regalare fogli bianchi su cui disegnare, poche variazioni, leggere sfumature, ed ecco nuovi disegni, nuove visioni. Il gregge di pecorelle, segno che pioverà a catinelle, ed ancora un pastore maremmano che vaga da solo.
Sono spazi inesplorati questo cielo sopra di noi.
Con l’auto accostare aprire il finestrino e guardare ancora verso l’alto, restare in attesa di ispirazione, e poi eccolo un nuovo disegno, la cima innevata di un monte che ancora non è stato scalato, l’onda maestosa di un oceano che non sa dove andrà ad infrangersi o se preferire perdersi prima di toccare la riva.
Nuvole, nei cieli della tua vita la fantasia di chi non conosce ostacoli insormontabili, di chi sa che a volte se non sempre si basta a se stessi. Panauno. Eppure questo cielo di nuvole è la tua tavola bianca su cui viaggia la tua fantasia colorata.