Passeggiare tra le strade di Roma, Fontana di Trevi, poi il Pantheon, la gente che percorre le strade tra monumenti e menù esposti.
Gricia, amatriciana, carbonara, saltimbocca alla romana, copia e incolla, stesso ordine, stesso costo, tutto uguale. Poi un piccolo locale, pochi posti. Nel menu qualcosa attira l’attenzione: bottoncino di pane con coratella d’abbacchio e cicoria ripassata. Non si può restare indifferenti ad una simile proposta. E allora perché non provare? Bellissimo esteticamente, non resta che assaggiarlo. Equilibrio perfetto tra croccante e morbidezza, un piacere per le papille gustative. Ogni sapore si riconosce, ogni ingrediente e nell’insieme poi l’armonia è perfetta, tutto esaltato da un olio extravergine di oliva che non teme concorrenza.
Il bottoncino non delude le aspettative, le soddisfa e apre mondi sconosciuti, su nuove frontiere del gusto eppure richiama sapori antichi, dove il selvatico e spontaneo prevale sulle moderne interpretazioni. La coratella d’abbacchio cotta al punto giusto appaga ogni desiderio. Una esplorazione sensoriale ed emozionale nascosta in un piccolo bottone di pane dove il lievito è sapienza e attenzione.
Un vino adeguato e poi nuovi percorsi di gusto. Riprendere la passeggiata serale tra le vie di Roma è ripercorrere le note di viaggio di ogni singolo ingrediente. Sotto il cielo stellato, le traiettorie degli aerei, luci intermittenti che segnalano presenze.
Tornare nella città eterna è un appunto sull’agenda, nel prossimo viaggio a Roma ad attenderci il bottoncino.