Grandi e fluttuanti nuvole bianche scendono sulla terra creando un’illusione ottica di un cielo a portata di mano.
Sono nella mente di Charles Pétillon, artista parigino che sa immaginarle, crearle , con un afflato onirico che fa della poesia la sua cifra stilistica. Immagina ciò che la razionalità, ad altri, impedisce di sognare. Come il battito del cuore, ricreato a Covent Garden con 100mila palloncini bianchi, nuvole sul mercato londinese e il ritmo delle luci a simulare le pulsazioni del cuore. Heart Beat, realizzata nel 2015 è stata la sua istallazione più nota. Una favola visibile con gli occhi di ogni passante.
Cinquantaquattro metri di lunghezza e dodici metri di larghezza, nuvole che fluttuano sul soffitto del South Hall Market Building portando i passanti in un cielo in terra.
“È il nostro sguardo ciò che vorrei ravvivare, consentendo il passaggio da una percezione pratica a un’emozione visiva” spiegò Pétillon a proposito delle sue opere.
Sceglie i palloncini perché sono universali, riconoscibili da chiunque in qualunque parte del mondo, né ricchi né poveri, un’emozione che parla un linguaggio comprensibile a tutti. Il bianco perché non fa distinzioni, simbolo di purezza, tranquillità. Li assembla ovunque creando un contrasto ancora più netto tra quelle forme candide e leggere e l’ambiente circostante. A volte è la denuncia dell’operato dell’uomo sulla natura, cicatrici le chiama, visibili solo grazie alla contrapposizione di quel candore con il mondo che lo circonda.
Opere visibili che vengono immortalate nelle sue foto, opera nell’opera, che gli consente di guardare la realtà attraverso un prisma. I suoi occhi conservano intatto il romanticismo, l’incanto, lo stupore e il candore dell’infanzia e per un attimo lo fanno rivivere a tutti noi. Riscoprendo ciò che abbiamo dimenticato di essere.