Pietra su pietra, niente malta, pietra su pietra, ergere muri per poi stringersi in punta. Pietra su pietra, scelte, tagliate.
Sottratte alle rocce calcaree. Pietra su pietra, riparo, piccole case, trulli. Un intero quartiere delle tipiche abitazioni della Valle d’Itria ad Alberobello, piccolo comune della provincia di Bari. Turisti affascinati dalle caratteristiche costruzioni, suggestive, fresche sotto la calura. Alberobello splendida in tutte le stagioni, con la neve di inverno, bianco contro bianco, nitido bagliore, dai comignoli fumo di legna arsa per riscaldare. D’estate bianco di calce contro l’azzurro del cielo, le pietre nere contrasto voluto. Patrimonio dell’umanità dell’ Unesco affascinano il visitatore che può scoprirli una magica sera con le stelle e la luna a tracciare la strada, o di giorno con le comitive dei visitatori che riempiono le piccole strade. Salire e scendere lungo le vie, affacciarsi alle porte su piccoli laboratori artigianali, consumare piatti tipici, comprare souvenir per chi non ci è ancora stato. Piccole corti comuni tra trulli ospitano vasi di piante in fiore nella primavera che regala colori nella campagna circostante. Che vita splendida ci sarà stata in queste costruzioni, piccolo centro di vite operose. Tutti uguali, tutti diversi i trulli alla cui sommità del mezzo cono i pinnacoli sottolineano diversità e costruttore. Alcuni ampi, altri più piccoli, tutti con cerchi concentrici, uno sopra l’altro a stringersi a punta. Pietra su pietra. Zona franca per non pagare tributi, piccole abitazioni per piccoli agglomerati. Nascono così i trulli, escamotage per non versare tributi. Pietra su pietra, riparo dal cielo.