In questa città dalle basse altezze, svettano le bellezze architettoniche. Roma, ogni angolo una sorpresa, ogni palazzo un mondo da scoprire.
Non si contano le Chiese, apparire tra edifici quando meno te le aspetti. E i palazzi sede di organi istituzionali o banche, e sì anche le solite catene dei grandi marchi. Un prezzo da pagare per accontentare i turisti che passano da via Condotti ma che cercano Zara. Militari a presidiare, Quirinale, Palazzo Chigi, Palazzo Madama, Montecitorio, palazzo Grazioli e qui c’è da chiedersi perché. Piazza Navona e i varchi in entrata e uscita, Piazza di Spagna e la scalinata da togliere il fiato, Chiostro del Bramante, Piazza del Popolo, Fontana di Trevi. Di bellezza in bellezza, di sanpietrino in sanpietrino, tra vie dello shopping e tappe forzate, tra un museo e una mostra. Questa sì vera bellezza, poter scegliere di visitare uno dei tanti musei: Museo di Roma e di Trastevere, Museo dell’Ara Pacis, Museo della Civiltà Romana, Museo di Massenzio, Galleria d’Arte Moderna, MAXXI. Tutto con il suono delle acque in sottofondo, che sia una fontana artistica, una fontanella pubblica o il Tevere, pur sempre acqua che scorre, festosa, allegra, andante. Gentilezza e cortesia, dal tassista al vigile urbano, sorridenti a sciorinare informazioni, a raccontare episodi. Con il sorriso. E se chiedi loro se ormai sono abituati a tanta bellezza, rispondono no chè la bellezza non basta mai. I locali con menu turistici, personale educato ed efficiente, che piacere gustare una amatriciana, una cacioepepe a Trastevere. Il maritozzo in una altra zona e poi per concludere vedere da vicino la nuvola di Fuksas. Prima di andare via, lanciando la moneta di spalle in fontana di Trevi, confidando in un ritorno. Ciampino, Fiumicino, Stazione Termini, e arrivederci, Roma.