Il vociare dei turisti lungo le stradine, il loro stupore tra le mille creazioni degli artigiani che lavorano l’argilla dandole forma e colore.
Nel quartiere delle ceramiche di Grottaglie le botteghe si affacciano sulle strette vie, piccoli angoli in cui perdersi, sostare per ore ad osservare le mani sapienti trarre forme dal niente. Vasi, piatti, pumi, mongolfiere, decorazioni natalizie, tutto inizia con niente, creta ed acqua e un tornio, gesti che si ripetono seguendo il filo lieve che dona rotondità, una rapida evoluzione. Terra poi cotta nei forni, infine le decorazioni, dove l’estro si ingegna e crea visioni prospettiche in cui anche una foglia è solo parte di un tutto. Cavalieri, dame, palloncini, vasi, brocche, bicchieri, barchette, non c’è nulla che non si possa realizzare.
Passeggiare nel quartiere delle ceramiche di Grottaglie è passare da una bottega all’altra e restare rapiti dalle infinite declinazioni di forme che l’argilla può assumere. Si potrebbe decidere di comprare qualunque cosa, un ricordo da portare con se, del colore che più piace, quello che racconta noi e il nostro essere. Arancio come il vaso per i fiori, verde come il pumo, azzurro come un fiore, nero come un riccio di mare, oppure una maiolica da appendere sulla parete del nostro soggiorno per riportare questo luogo che conserva il passato nel nostro presente.
A due passi dal museo della ceramica, accanto al centro storico e al castello, i laboratori di ceramica restituiscono storie di passione, di amore per un lavoro che crea, trasforma.