Imboccando la strada vicinale la si intravede tra le chiome degli alberi sul’altura. Una croce in ferro sulla sommità indica il cammino.
Tra le querce una radura ed appare nella sua essenziale imponenza, è la Torre di Castiglione. Nelle campagne di Conversano in direzione Putignano, ciò che resta del villaggio di Castiglione, una torre, le mura, gli scavi, le pietre, qui e là segni di una umana lontana presenza. Tra le querce e gli ulivi i versi degli uccelli rompono il silenzio della solitudine e colorano le note del vento tra gli alberi. Abitato fino al XV secolo, il villaggio conserva il fascino del vissuto. La torre regna indisturbata nel suo impenetrabile perimetro sullo spazio circostante. Un gatto rosso indisturbato passeggia tra i massi, da padrone di casa ti accompagna nella breve escursione tra gli alberi e le possenti mura, introduce a vedute sulla pianura dominata, richiede una coccola prima di ricordarti che è ora di lasciare questo posto. Il percorso di ritorno è un lento seguire l’elegante felino che con passo lento ma deciso indica il varco per tornare all’auto.
Tra ciò che resta di un vecchio tronco un’allegra famiglia di gechi prende il sole ed ha lo stesso colore della corteccia. Una lesta lucertola si nasconde tra le pietre, un riparo nell’ombra, mentre una gazza volteggia nel cielo limpido.
Il gatto rosso attende la partenza dell’auto. Ancora una tappa prima di rientrare. Il vicinissimo lago di Agnano, specchio con poca acqua nella stagione della siccità, il gracchiare di una ranocchia ricorda che è tempo di andare.