Da consumare con moderazione, potrebbe leggersi su una inesistente etichetta conforme alla normativa europea. Calde, fumanti, croccanti.
Le bombette pugliesi sono davvero piccoli ordigni esplosivi di gusto. Non è difficile trovarle nelle proposte dei menu dei ristoranti. In Valle d’Itria, la loro patria, sono tipiche. A Cisternino tra i vicoli del centro storico, ed anche a Martina Franca, le macellerie con braceria ne propongono diverse varietà. Perché le bombette non sono tutte uguali. Se non si discute sulle fettine di capocollo, base di ogni preparazione, è il ripieno a segnare differenze. Tradizione vorrebbe pancetta e caciocavallo con prezzemolo aglio e sale, ma oggi anche speck e scamorza ha i suoi estimatori, con variazione piccante per i palati più esigenti. Nessun limite alla fantasia di chi le prepara. I piccoli involtini sono perfetti cotti alla brace, ma anche al forno, meno diffusi al sugo.
Infilzate su lunghi spiedini, le bombette, vanno servite calde, il cuore fumante da lasciare senza fiato. Un calice di rosso, primitivo, per apprezzarne ancor di più il sapore. Resistere dinanzi ad un piatto di bombette, che spesso sono accompagnate da morbide patate cotte al fuoco, non è contemplato, per i carnivori. Nella versione con panatura poi l’impresa diventa ardua.
I piccoli involtini, che si consumano in soli due morsi, hanno conquistato anche i frequentatori ed estimatori del cibo di strada. Bombette, calde, allietano le allegre compagnie, esplodere in gioiosi sorrisi non è che una voluta conseguenza.