Il profumo intenso del Giglio di mare pervade l’aria al primo soffio di vento, un giglio non da cogliere, ma da lasciare qui, sulle dune.
Di bianca, sfolgorante bellezza, il capo leggermente piegato, loro, i gigli osservano l’orizzonte. In questa fascia di costa, Torre Pozzelle, marina di Ostuni, la natura dialoga con il cielo e con la sponda lontana di là da l’Adriatico. Area incontaminata, la sabbia gioca con la roccia bianca grigia alternandosi nelle cinque calette che contraddistinguono questo luogo magico.
Sentinella su questo spazio la torre costiera aragonese, Torre Pozzella, realizzata nella metà del ‘500, scopre il suo fianco nord-occidentale, vessato dalle intemperie e dallo scorrere dei secoli, attorno miriadi di piccoli fiori carezzati dalla spuma salata del mare, quando il vento soffia forte e le onde si infrangono contro la costa con la volontà di sottrarre bellezza, onda dopo onda, in un lento intenso erodere. Ed in queste giornate l’acqua riempie anfratti velocemente, pervade piccoli spazi fra gli scogli, per poi precipitare in mare con la risacca. Suoni cupi, quasi atroci, mormorii e urla, tra rocce e pareti, tra strati di scogli, il mare acuisce la sua voce.
Non spaventa, tornerà calmo, di un azzurro celestiale. Ed in quei giorni, in cui tutto sorride, passeggiare per questi luoghi, restituisce profumi e visioni di suggestiva dolcezza. Piccoli arbusti di leccio proteggono piante di mirto, insieme spiano il mare, mentre la fillirea con i suoi piccoli fiori bianchi corteggia indisturbata striscianti ginepri, più indietro il lentisco con le sue drupe rosse osserva il timo arbustivo con i suoi grappoli roseo-purpurei. Gli uccelli acquatici planano per pescare. E se di giorno la strada che dalla statale conduce in questo posto sembrerà elettrizzante nella successione di variazioni di verde, di notte le sagome degli alberi e degli arbusti risplenderanno al chiarore della luna e delle stelle.
Nulla è più emozionante che scoprire questo luogo, nella provincia di Brindisi, col sopraggiungere dell’oscurità, la torcia in mano illuminerà lo spazio per le vostre orme mentre la natura dorme. Finge.