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Claudio Lonigro sul tetto d’Italia

Claudio Lonigro sul tetto d’Italia

Sono lungo la budo, la via del combattimento. La percorro fiero consapevole di aver sudato e lottato per arrivare a questo punto. 

 Al primo incontro importante Claudio Lonigro sale sul gradino più alto del podio e diventa campione d’Italia nella sua categoria, a  14 anni. Settantatré chili, esordiente-B. “Mi aspettavo di vincere, ho lavorato molto per questo” racconta la medaglia d’oro che viene da Bari e studia all’istituto Lenoci.

Sale quattro volte sul tatami e vince ogni volta. “Nel primo incontro era un po’ teso, era il suo primo impegno di un certo rilievo” spiega il suo maestro Gianni Gelao, della Kanku Dai, la stessa palestra che qualche settimana fa aveva portato al titolo nazionale Micaela Sciacovelli.

Il primo incontro lo vince ai punti, gli altri tre con un ippon, il punteggio massimo. Spalle a terra per l’avversario, nulla da fare. 

Hajime, ero pronto a combattere, il mio sensei mi guarda, scruta ogni mia mossa, le mie braccia sono una katana, come un samurai impugno la mia spada, non sarò io l’uke, non subirò io l’azione. 

Claudio è cresciuto guardando gli atleti più grandi di lui combattere, si ispira a Giuliano Loporchio, judoka barese anche lui, classe ’91, 1,86 cm per 100 chili. Una yama invalicabile. 

Ora Lonigro indossa la medaglia d’oro sul petto. Nessuna esitazione. Nessuna incertezza. Neanche negli attimi che precedono il combattimento quando guardandosi allo specchio si ripete “questo titolo è mio”.

Al centro olimpico di Ostia, il PalaPellicone, cinque atleti pugliesi sono saliti sul podio. Francesca Specchio oro nella categoria + 70 kg, Martina Palumbo  bronzo nella categoria 70 kg, Francesco Loconsole argento nella categoria 50 kg e Michele Porrelli bronzo nella categoria 38 kg, gli ultimi due baresi come Lonigro.

Dalla finestra lo scirocco entra prepotentemente, porta con sé l’estate, la voglia di mare, di tuffi, di notti svegli a guardare le stelle. Ma non per Claudio che guarda a novembre, ai prossimi titoli italiani “voglio vincere, riconfermarmi campione d’Italia e poi l’anno prossimo partecipare alla European Cup e poi, poi le Olimpiadi”.

La ayumi è incominciata, la lunga marcia che lo porterà sulla vetta dell’Olimpo è tracciata. 

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