Non è il sentiero dei nidi di ragno, non è la strada di casa. È una piccola via che fa rima con poesia. È quella che vorrei percorrere con te.
Sotto i pini, tra i trulli diroccati respirare mare e erba, terra bagnata dalle onde, osservare balle di foraggio abbandonate, scenografie di set fotografici.
Qui su questo viottolo sospeso tra la grigia realtà e gli azzurri sogni, passeggiare con te al mio fianco è immagine che si rinnova di stagione in stagione. Eppure gli odori sono sempre così penetranti da non farti dimenticare il sale, quello dei tuoi occhi.
Su questa strada che porta agli scogli, grigi come l’asfalto che taglia la campagna, incontrare un ragno è assecondare il pensiero del mio autore preferito. Oggi no, sono sola, pesa l’assenza, tu sei tra altri alberi e altre strade lontane da questa bellezza che rapisce. Eppure ti porto con me nei tuoi scatti, nelle inquadrature. Passo dopo passo avanzo nelle tue fotografie aggiungo presenza umana ai tuoi paesaggi. Un modo per averti accanto sempre. Stagione dopo stagione. Dal marrone di settembre al verde da novembre a maggio, dal giallo di giugno all’arida terra di agosto. Avanzare nelle tue istantanee è governare tempo e spazio, è riempire un vuoto. Qui su questa strada rotolare come un croco sospinto dal vento è cercare di raggiungere velocità che consentano un tuffo oltre la linea che costeggia la riva, è spingersi più a largo, andare nel mare, scoprire come è profondo, solo per ascoltare uno dei tuoi cantautori preferiti. Ed è averti qui, su questa strada, in una tua foto.