Poche note che si ripetono sol, la, si, do, re, do, si, la, sol, fa. Tutto in piccoli movimenti delle dita sui tasti di un pianoforte,
l’orecchio li ha già fatti suoi, la lingua batte sui denti, le corde vocali vibrano in fondo al palato e la magia è fatta.
When I’m fellin’ blue all I have to do is that a look at you… Ma chi cantava questo refrain che ha il sapore di un viaggio nel tempo? Phil Collins è il primo nome pronunciato. Ma in realtà è l’ultimo, o quasi. Tornare indietro nel tempo di oltre 3 secoli e trovare ancora quelle note, quella melodia così semplice come una ninna nanna.
Muzio, Filippo, Vincenzo, Francesco e Saverio Clementi precoce pianista a diciotto anni compone il suo primo concerto. Scrive centodieci sonate per pianoforte ribattezzate da lui stesso Sonatine, e tra queste la Sonatina in Sol maggiore no. 5, op. 36. Sol, la, si, do, re, do, si, la, sol, fa.
Da quel momento il dondolio di quella ninna nanna continua a spostarsi nel tempo e nello spazio. Non l’unica tra le sue opere a viaggiare di mano in mano sui tasti bianchi e neri di un pianoforte, il primo fu Erik Satie che nel 1917 fece una parodia di quelle sonatine, ribattezzandola Sonatine bureaucratique.
Anche Mozart usò le sue note nell’ouverture del Flauto magico, un dondolio prolungato da Mozart a Clemente ad Andrea Luchesi e alla sua Quinta delle Sette Antifone “O”.
Le note viaggiano cullate dalla melodia che le accompagna, a volte restano tra dita, voce e orecchie, altre compiono giri immensi e ritornano.
Quel sol, la, si, do, re, do, si, la, sol, fa dondola sino a Toni Wine e Carole Bayer Sager. Era il 1965 quando su quelle note compongono A Groovy Kind of Love, incisa nello stesso anno da Diane & Annita e i Mindbenders. Poi è un continuo susseguirsi di omaggi, cover, rivisitazioni e riproposizioni da Ivan Graziani che nel 1979 la trasformò nella sua Agnese dolce Agnese con i suoi liquori inquinati di giorni indimenticati sino a Phil Collins che l’ha resa un inno d’amore planetario.
When I’m fellin’ blue all I have to do is that a look at you…