Riprendere il tempo della festa e della vita, l’invito è semplice. A farlo Vinicio Capossela con il suo ultimo lavoro Sciusten Feste n.1965.
Quindici canzoni rivisitate o riscritte. Canzoni per gioire, riflettere, commuoversi, abbracciarsi, sognare, ricordare. Lo spettacolo è garantito, una band che suona impeccabilmente, e oltre novanta minuti di musica, storie, acrobazie, luci di Natale, palloncini come cuori in aria sotto la struttura in acciaio dell’Eremo club di Molfetta. Domenica 17 novembre Vinicio Capossela ha trascinato tutti nel ritmo delle feste, anche i guastafeste, unendoli in un trenino di gioia e di partecipazione ove ognuno ha trovato il suo vagone dove salire al volo per riprendere il proprio tempo.
Abide with me, sopporta con me, è l’apertura, “sopporta con me tutto ciò che siamo costretti a subire”, luce nel buio dell’immobilità, ed ancora conforto e gioia in questo tempo passato come rassegnati agli eventi.
“Il titolo, Sciusten Feste lo scrisse mio padre su un foglio ed era la sua versione del termine Schützenfest, le feste che si fanno in Germania con i grandi luna park che lui aveva visto da emigrato ad Hannover. Schüsten significa proteggere difendere, quindi proteggiamo le feste”, spiega il cantautore nel corso dello spettacolo.
Bianco Natale, Campanelle e Santa Claus è arrivato in città, musica, parole, ritmo, festa e invito a pensare al tempo che passa e corre via, leggerezza e riflessione. I brani scivolano via tra luci e giochi. E tutti Conciati per le feste ballano e chiedono musica, musica, musica. In fondo gioire è avere piena consapevolezza del presente.