La Sacra Corona Unita, mafia pugliese, la ferocia e la solitudine, la follia dolorosa.
C’è tutto questo nel libro ‘Io sono la bestia’ di Andrea Donaera, NN Editore. Il consiglio letterario è di Umberto della Libreria Pescebanana di Catania, in Sicilia.
“È un libro di un' intensità pazzesca, un ritmo che non ti molla, una scrittura efficace e nuova. Racconta la follia dolorosa di un boss della Sacra Corona Unita per il figlio morto suicida. Crede sia colpa della fidanzatina, la rapisce e la rinchiude in una casa sperduta nella campagna salentina”, sottolinea Umberto Bruno della piccola libreria indipendente Pescebanana di Catania.
“Più voci si dividono il racconto, più esistenze, tutte con un inguaribile dolore. Leggere ‘Io sono una bestia’- spiega Umberto Bruno - è come sentire forte un tamburo in testa, costante, a ripetersi, e poi rimbombare nel collo, nella pelle, negli arti, nel cuore. L'autore è giovanissimo, nato solo nel 1989, e a me appare già come una promessa della nostra narrativa. Consigliatissimo".
Andrea Donaera è nato a Maglie ed è cresciuto a Gallipoli, Io sono la bestia è il suo primo romanzo, ma Andrea ha scritto tante poesie. Nel 2012, pubblicò da Marco Saya Edizioni la raccolta di poesie ‘Certe cose, certe volte’. E il suo linguaggio, poetico, descrive perfettamente la brutalità e l’atrocità dei sentimenti che governano questa sua opera, ‘Io sono la bestia’, NN Editore.
Mimì è un boss della SCU, temuto, indiscusso, finche il figlio Michele, di quindici anni, muore suicida. Un gesto estremo dovuto, si dice in paese, al rifiuto della coetanea Nicole alla quale Michele aveva donato un libro di poesie (grazie ad un codice nel libro il lettore le potrà scaricare) che hanno suscitato in lei ilarità. Mimì decide di rapire Nicole e di rinchiuderla in una casa sperduta nella campagna salentina. Qui Veli, il guardiano della casa, rivede in Nicole il suo amore proibito Arianna, figlia maggiore di Mimì, e tra i due nasce un legame. Mimì è folle di dolore e la sua rabbia si traduce in ceca brutalità, uccide tutti senza pietà, da vera bestia priva di umanità. Tutto è nero, buio, terribile, anche il sangue. Talmente atroce da rimanere esterrefatti.