Scandire il tempo e fermarlo, parlando di emozioni e dell’essenza. Parole, versi, strofe che acquisiscono un senso nel pensiero del lettore.
Una breve raccolta di poesie Bello mondo di Mariangela Gualtieri, Einaudi editore. Sono “raccolti i versi a cui ho dato voce davanti a ragazze e ragazzi di ogni età, in varie scuole, dalle primarie agi atenei, in teatri, in centri giovanili, nei centri occupati delle grandi città”, scrive Mariangela Gualtieri.
Le poesie selezionate sono fessure attraverso le quali passa la luce e illumina il buio, concede risposte, alimenta il dubbio, rivela esistenze. “Hanno detto che è stata una cometa/ che impattando col duro della terra/ ha portato l’acqua fra le pietre/ del nostro pianeta./ Una cometa hanno detto./ Un ghiaccio volante di luce/ come scagliato da altre stelle/ fin qui. E dentro c’era/ la legge della specie, la formula/ del sangue e delle linfe/ il timbro di ogni voce./ L’acqua è la perfetta chiave/ che apre le forme scatenate./ L’acqua che ancora beviamo/ è stata strascico di luce/ viaggiante. Bastimento abbagliante/ nel buio tra i mondi”.
Non muore la poesia di Mariangela Gualtieri sulla carta, non resta impolverata negli scaffali delle librerie. La poesia ha voce e quella voce non resta inascoltata, attraversa gli spazi, penetra nel cuore di chi ascolta, di chi legge. Respira la poesia, respira la vita e i suoi misteri, pervade la stanza vuota, il teatro pieno. Ha un suono la poesia, un suono che viene da lontano, quello taciuto, dimenticato che riaffiora alla memoria quando la parola scardina il precostituito, rompe gli schemi, lascia un segno indelebile sulla pelle, sul viso, nella testa, in ogni cellula.
Il libro è impreziosito da otto disegni a colori dell’autrice, un “modo di dire grazie alla terra”.