Nello scorrere le pagine del libro, verso dopo verso, ci si immerge in un mondo di emozioni, di racconti, di spaccati sulle emozioni umane.
Non è semplice fare poesia, non è facile scrivere in versi, eppure qui, in questa raccolta, le parole sono strettamente legate l’una all’altra, aprono vedute reali e immaginarie, dipingono quadri dove i colori sono racchiusi nel nero dell’inchiostro stampato e si manifestano al lettore in tutte le sfumature e tonalità.
“La sorprendente mattina/ era tutta appuntata di rondini./ Verde. Celeste. Gridavano di conoscerlo/ bene colui che io non conoscvo./ Un premio di luce virava la camera/ al paradiso. Poche cose sul letto/ scarpe accanto. Tavolino./ A casa ovunque/ con le parole”.
Bestia di Gioia è la raccolta poetica di Mariangela Gualtieri, edita da Einaudi. Le poesie si susseguono in un assecondarsi di immagini dai forti toni emotivi.
“Un disordine/ imbattibile superiore/ arruffa le mie fondamenta./ Terremoto leggero/ del sangue che da sotto/ comanda le libertà./ Mormora molto piano/ una forza sottostante. Una/ pendente forza al centro./ Vorrei raccogliermi./ Ricomporre la sagoma interiore/ dell’infanzia e ancorarla lì/ nella purezza dei poveri”.
Poesia che si lega allo spazio, che seziona l’anima, che copre incertezze trovando serenità. Un percorso nel mondo interiore, dove le voci si moltiplicano e infine si riappacificano. Una poesia forte che sa ritrovare delicatezza.
“Avere paura in una casa vuota/ con la notte che preme oltre il vento./ Spavento del lato sterminato/ del mondo dietro il mondo/ dietro tutte le cose./ E resto qui. Nella casa gelata./ Resto, non torno”.