Negli orti estivi non mancano le piante di zucchine, ben distanziate, le loro grandi foglie a creare ombra ai frutti e ai fiori giallo arancio.
Crescono le piante chiedendo acqua sotto il sole cocente dove anche il muro che delimita l’orto è rovente, fiori maschi e fiori femmina aspettano insetti per l’impollinazione, perché nasca il frutto, zucchino o zucchina non importa la declinazione. Che non tutti i fiori diventano zucche, i maschi son destinati a seccare in poco tempo, ma la mano attenta di chi li coltiva sa che può coglierli e mangiarli, fritti o ripieni, con olio e mozzarella, nella pasta o sulla pizza.
La donna con la cesta in mano coglie zucchine tenere, sa che non bisogna aspettare troppo, che non devono ingrossarsi tanto da non essere più commestibili. Oggi verranno i suoi nipoti e preparerà per loro. Zucchine lesse, fritte senza uovo ma anche in pastella, alla poverella e poi i fiori ripieni di mozzarella, e fritti con un po' di farina, piccole frittelle dal gusto delicato dove il bianco è segnato dal giallo dal verde e dall’arancione. Tutto buono chilometro zero, dalla pianta alla pentola alla pancia.
Cucurbita pepo, il suo nome, vien da lontano, dall’America, importata in Europa nel 1500 ha saputo adattarsi anche in Italia, ha preso nomi di città, Milano Napoli Trieste Piacenza. La zucchina è verde-bianca, verde scuro, gialla. È prevalentemente lunga ma sta bene anche tonda. In Puglia la zucchina è verde scuro, rigata e lunga e la si trova spesso sulle tavole da giugno a settembre. I fiori le fanno da contorno, la omaggiano stretti in un bouquet.
Bouquet che potrei donare a te, se solo tu sapessi nominare ogni sfumatura di quel giallo e quell’arancione che rendono il mio dono unico ed irripetibile almeno per oggi.