Che noia i pranzi e le cene sempre uguali, quelle quattro specialità che ti propinano a tavola. Ci vorrebbe qualcosa di sfizioso, buono e caldo.
La dispensa vuota, nel carrello della frutta sono rimaste solo le patate. Idea! Crocchette! Buone calde e sfiziose! In poco più di un’ora saranno pronte, da consumare una dietro l’altra senza soluzione di continuità, fino al fondo della coppa.
Sì, crocchette. Certo non quantità industriali come facevano le nonne per sfamare figli e nipoti, no, il giusto. O meglio ‘quanto basta’ che poi che senso abbia il quanto basta buttato lì in ogni ricetta non si è mai capito. E allora via si inizia, patate a lessare, Sieglinde di Galatina o di Zapponeta, poco importa. La voglia di crocchette è imminente. Formaggio, uova, pan grattato, sale e tanta menta. Sì, se preferisci il prezzemolo va bene. Ma io adoro la menta e poi il giardino ne è pieno, in questo maggio caldo. Un impasto bello corposo, che si compatti. E poi ecco le mani imbiancarsi di farina e dar forma alle crocchette. Sì, va bene anche il pan grattato per la crosta, ma c’è chi preferisce la farina! Pesciolini, polpettine, anellini, tante forme e poi a friggere nell’olio di oliva.
Eccole le crocchette, calde, dal cuore morbido, la crosta dorata. Che bontà, che delizia per il palato. Mai troppe, sempre poche, perché non si può rinunciare alla successiva e poi ancora una, ancora una.
Bettino il gatto rosso osserva incuriosito. Provo a dargli un pesciolino, piace anche a lui. Ettore, il terranova nero, bava alla bocca reclama la sua dose. Ecco anellini per lui.
Basta dividere! Sono tutte mie. Buone.