Sulla scogliera che declina sul mare, aspetta un tronco levigato dall’acqua e dal sole.
Dopo ogni tempesta, dopo che le onde si sono infrante sugli scogli prepotentemente, arriva da viaggi lontani ciò che resta di un albero. Sembra quasi aspettare qui tra queste rocce a San Gregorio, in provincia di Lecce, che qualcuno doni lui nuova vita o almeno attenzione. Una piccola lucertola ne ha fatto la sua dimora e al tramonto prende l’ultimo raggio di sole.
Tra gli scogli piccoli massi che hanno perso gli spigoli, pietre tonde e lisce, bianche e calde. In questa baia, nei fondali ciò che resta di un molo romano, i polpi si mimetizzano tra le rocce ed altre mille specie di pesci si muovono alla ricerca di cibo. Lontano le barche gettano ancore, qui non possono entrare, in questa insenatura dalle acque pescose. Un piccolo bambino lancia molliche di pane, lotte tra i pesci a chi le mangia per primo. Fresca l’acqua in un insolito giugno, mentre il riflesso del sole illumina variazioni di azzurro. Il tempo di chiudere gli occhi e tutto si tinge di arancione. Tramonto. La lucertola si annida nella sua casa, il granchio si rintana nel suo buco. Non è ancora passato nessuno, coltello in mano a gustare ‘cozze patelle’. Lo sguardo a sud e nord ecco Torre Pali, e poi ci sarà la Marina di Ugento ed ancora proseguendo fino a Gallipoli dove passare la serata prima di far ritorno. Aspetta tronco non muoverti domani tornerò a trovarti e potrai raccontarmi la tua storia, la terra lontana da cui provieni, le bellezze che hai osservato nel corso della tua vita. Non raccontarmi le brutture di questo mondo, ora che giunge la sera.