I rami sempre verdi spiccano nella terra scura e prima i fiori poi i frutti pervadono l’aria del loro profumo.
Hai scelto un albero. Un limone abbastanza grande da avvolgerti e coprirti. Hai scelto la terra fresca sotto le sue fronde. Il profumo dei frutti, le foglie verdi che più verdi non si può.
Per una volta non volevi essere visto, tu che sei così ingombrante. Un pensiero mai scomodo o invadente nella mia mente. Tu che riempivi lo spazio, l’aria e il mio cuore eri l’ingombro più bello della mia vita e ora senza te c’è questo spazio immenso che resta lì come un’assenza.
Ma c’è quell’albero che ho sempre amato e che tu hai scelto. Che è la mia parte di ricchezza. Quell’odore di limoni. Che ancora c’è e ci sei anche tu.
Con i suoi fiori bianchi piccoli e profumati, con i suoi frutti, grossi lucidi e gialli come il sole. I sensi di quest’odore che non sa staccarsi da terra e piove in petto una dolcezza inquieta.
Un’inquietudine resta dentro di me che non posso combattere questa volta per te. Questa volta no, devo restate immobile e guardare ciò che non c’è. Ma tu mi hai donato una dolcezza infinita, che sempre mi avvolgerà come un abbraccio.
Le foglie tutto l’anno osservano te che cammini, che sotto di loro ti riposi. Scegli ombra, fresco e quel profumo di estate che pervade tutto, che ti avvolge e porta sù e come i dervishes turners ci fa girare sulla spina dorsale. Giro e giri e giriamo ancora e il mondo si trasforma, non esistono forme, solo macchie di colore che si accostano l’una all’altra. E dipingo come un mondo intero in cui i colori si accostano e sovrappongono e tu sei l’unico nero ammesso. E io ora ho un nero che non è una macchia di colore. Ma, io, per me, amo … tra gli alberi dei limoni. Solo questo. Tra gli alberi di limoni, io amo. Solo lì. Sempre.