Non è un trattato di filosofia, Hermann Hesse non è solo un filosofo. È uno scrittore, i suoi personaggi sono uomini alla ricerca di se stessi.
In Siddharta la ricerca avviene in India, dove Hesse si era recato per un viaggio rimanendone deluso. Il suo personaggio affronta il suo personale cammino alla ricerca di se in un India metafisica, i colori non sono quelli dell’umanità che la popolano ma quelli della religione. Una prosa di immagini contemplative contemporaneamente vive e nitide accompagnano il lettore nel viaggio di Siddharta, uomo che diverrà saggio poiché avrà conquistato tale saggezza immergendosi nella vita, affrontando coraggiosamente ogni esperienza.
“Tutti sono sottomessi, tutti desiderano obbedire e pensare meno che si può: bambini sono gli uomini”, sì, bambini che rifiutano di opporsi, di far prevalere il proprio pensiero perché pensare è ricerca interiore, è conoscenza, è studio, è impegno.
Ciò che sorprende in Siddharta, e forse la parte più poetica, è nelle pagine dedicate al fiume “Serenamente contemplava la corrente del fiume; mai un'acqua gli era tanto piaciuta come questa, mai aveva sentito così forti e così belli la voce e il significato dell'acqua che passa. Gli pareva che il fiume avesse qualcosa di speciale da dirgli, qualcosa ch'egli non sapeva ancora, qualcosa che aspettava proprio lui”.
Hermann Hesse scrittore, poeta, filosofo, pittore, non si è mai fermato nella sua personale ricerca di sé, dell’uomo, ha vissuto le due grandi guerre del XX secolo, ha manifestato il suo pensiero sempre anche contro ciò che accadeva nella Germania nazista. La sua personale visione dell’uomo lo porterà anche a dolorose vicende personali. La sua scrittura lo porterà a vincere il Nobel per la letteratura nel 1946 che lui non andrà a ritirare, anche irritato da dover inviare un breve testo.
Siddharta impiega una intera vita a “cercare”, che è già un trovare, molti di noi semplicemente aspettano che la vita scorri via, come un fiume.
“E tutto insieme, tutte le voci, tutte le mete, tutti i desideri, tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male, tutto insieme era il mondo, tutto insieme era il fiume del divenire, era la musica della vita.”