Il senso del viaggio, le tappe, la scoperta, l’amicizia, la meta, la persona che attende l’arrivo, la libertà, la verità, pagina dopo pagina.
Nessun luogo è lontano di Richard Bach edito da BUR (Biblioteca Universale Rizzoli) traduzione di Pier Francesco Paolini, con illustrazioni di H. Lee Shapiro, è un piccolo racconto poetico, un puzzle che va componendosi, tassello dopo tassello, parola dopo parola, tappa dopo tappa. Amicizia, amore, lontananza, vicinanza, l’autore spiega il senso della vita attraverso il viaggio che intraprende per raggiungere Rae per la festa del compleanno anche se “distante mille miglia”. Un viaggio in cui il protagonista ha per ogni tappa un compagno, prima il colibrì, poi il gufo, poi un’aquila, ed ancora un falco e un gabbiano. In ogni singola tappa, ogni singolo compagno pone degli spunti di riflessione, delle considerazioni sull’idea stessa del viaggio e sulla persona da raggiungere.
Il protagonista arriverà da Rae con il suo regalo da scoprire e verità esplicitate “ogni regalo che ti fa un amico è un augurio di felicità … vola libera e felice, al di là dei compleanni, in un tempo senza fine, nel persempre. Di tanto in tanto noi ci incontreremo - quando ci piacerà- nel ben mezzo di un’unica festa che non può mai finire”.
Libertà di amare, di andare, coprendo distanze, “può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici? Se desideri essere accanto a qualcuno che ami, non ci sei forse già?”.
L’importante è sapere la verità “l’essere ignota non impedisce alla verità d’essere vera”.