L’incontenibile passione per la lettura che fa da ago di una bussola che traccia il cammino di una vita.
La curiosità, la voglia di condividere, il gusto per la scoperta di infiniti mondi tra le pagine dei libri e nel mondo reale muovono Laura Capra, alias Mammachilegge!, una onnivora della carta stampata e delle storie che contiene siano esse per bambini che per adulti che sei anni fa ha creato un mondo di letture a cielo aperto.
Com’è nato Mammachilegge!?
Il progetto Mammachilegge! è nato nel 2016 durante un Maggio dei libri, dovevo fare delle letture sul tema della paura in una libreria a Molfetta e nella ricerca del nome mi sono rifatta all’esortazione “Mamma li turchi”. Poi è diventato altro, si è trasformato.
Essenzialmente Mammachilegge! sono delle letture condivise in spazi pubblici, ognuno porta un libro, un telo e una merenda e si sta insieme. Ognuno legge per gli altri e gli altri ascoltano. È un momento di condivisione tra genitori, adulti e bambini che possono partecipare a questo momento di lettura all’aperto, che abbiamo iniziato nelle piazze di Molfetta. Successivamente nel 2017 è stato pubblicato il bando Pin, della Regione Puglia, e ho partecipato. Il mio grande sogno è sempre stato aprire una libreria. Avevo già un altro lavoro così ho deciso di non aprire una libreria fisica ma di buttarmi sull’online. Ho vinto il bando e ho aperto l’e-commerce mammachilegge.it. Da lì sino ad adesso è andato tutto abbastanza bene, pur con tutte le difficoltà di un e-commerce gestito fondamentalmente da casa, dalla logistica al magazzino, insomma è stata un’avventura. Nel frattempo ho continuato a fare tutti i miei laboratori di educazione ambientale e di promozione della lettura. Dal 2020 invece porto avanti un’altra grande passione che sono gli audio, durante il primo lockdown ho registrato il mio primo podcast che si chiama Appuntamenti, intervistando dieci esperti nel settore della didattica, pedagogia e letteratura per l’infanzia e da lì ho approfondito i vari studi che avevo già intrapreso e li ho portati nelle scuole, a Bari, Taranto e a breve ne partirà uno a Reggio Emilia. Poi c’è stato Alta fedeltà con Roberta Favia del blog Teste fiorite. Nel primo lockdown mentre molte librerie si organizzavano per la vendita online, Mammachilegge.it è andato giù, un virus mi ha fatto perdere tutto, ho impiegato circa due mesi per rifarlo da capo scegliendo in maniera un po’ più consapevole i libri, dandogli un taglio di divulgazione scientifica e narrativa. Pensavo di non mettere tanti titoli ma sono arrivata a mille…non ce la posso fare. Negli ultimi due anni sono stati pubblicati così tanti bei libri che non potevo non averli.
A marzo poi ho incontrato Angela Barbuscia della libreria Bloombook che mi ha chiesto di collaborare con lei ed è stato un rinnamorarmi del pubblico. Mi sono accorta che negli ultimi due anni mi sono isolata moltissimo. Con la pandemia tutto il mio lavoro era dentro casa e sono implosa. I primi campanelli d’allarme sono iniziati a suonare nella mia mente, quando poi durante la scorsa primavera sono tornata nelle scuole, ho deciso che questo pezzo della mia vita era finito. L’online è stato molto bello ma io sono un animale sociale.
Mammachilegge! Ma quanto legge una mamma?
Io, tendenzialmente, leggo di notte. C’è stato un momento quando mia figlia Irene era molto piccola che non riuscivo a leggere perché non riuscivo trovarne il tempo, poi ho trovato degli escamotage per tornare alla lettura. Prima dividevo molto la giornata, durante il giorno albi e narrativa sia per Irene che per lavoro e di sera mi concedevo le letture per me. Ora leggo tutto: albi, narrativa per ragazzi, libri per adulti, dove e quando riesco.
L’editoria per ragazzi così come quella per adulti va velocissima e non riesco a stare dietro a tutte le nuove uscite. Poi io sono super selettiva, alcune cose non mi piacciono e basta, e mi scontro con il fatto che per lavoro devo assaggiare un po’ di tutto, anche per poterlo giudicare.
Tornando ancora più indietro nel tempo, com’è nata la passione per la lettura?
Da bambina non ero una grande lettrice anche se in casa c’erano tutti i classici libri di avventura Mark Twain, Jules Verne, Collodi. È nata al liceo dove ho avuto un professore illuminato. I suoi compiti per le vacanze erano sempre una lunghissima bibliografia di autori che avremmo studiato l’anno successivo. Così è nata la mia passione. Poi ho avuto la fortuna di avere sempre intorno a me grandi lettori e con loro è arrivata la voglia di scoprire, la curiosità di suggerire. Il passaparola ha molto funzionato su di me. Io sono un’amante della letteratura sudamericana, anche come stile di vita struggente, faticoso, caldo e inamidato. Molti di quei libri hanno segnato un tracciato nella mia vita.
Facciamo questo passaparola, suggeriscici tre libri
Sicuramente Il racconto dell’ancella (Margareth Atwood, ndr), l’ho letto in maniera infelice durante il primo lockdown ed è stato scioccante per me e ancora ci ragiono molto, anche perché la Atwood ne ha creato una copia ignifuga e in questo periodo ogni tanto mi torna in mente.
Poi direi Le otto montagne di Paolo Cognetti, adoro questo genere di letteratura molto introspettiva, questi cambiamenti di vita, nei quali mi rispecchio. Io sono abbastanza inquieta, ho un mio piano quinquennale di vita, ogni tot cambio o aggiungo.
Il terzo libro è La vera storia del pirata Long John Silver di Björn Larsson edito da Iperborea. L’ho letto e ho detto “uaaaooo! devo rileggere l’Isola del tesoro”, ci sono tornata su e devo dire che il libro di Larsson lo preferisco.
E un passaparola per bambini?
Il mio albo illustrato preferito in assoluto è Gli uccelli di Albertine e Germano Zullo edito da Topipittori alcuni lo definiscono un silent book perché ci sono pochissime parole, ma sono di un impatto formidabile. Una delle frasi che preferisco di questo libro è “Il più piccolo dettaglio può cambiare il mondo”. Ed è così non sono necessari grandi gesti per innescare il cambiamento. È un libro che ho anche letto in barca per una scolaresca media ed è stato molto emozionante.