Una domanda in forma poetica e una risposta in forma di illustrazione. Segni diversi sul medesimo foglio bianco, interpretazioni delicate.
Un viaggio sospeso tra prosa e poesia, una città Mantova, le sue caratteristiche, i ricordi, la fantasia. Le parole sono quelle di Antonio Moresco, autore di opere narrative e scritti per il teatro e il cinema. Le illustrazioni sono di Giuliano Della Casa, pittore e illustratore di Modena.
Due visioni che si intersecano, si stampano sulle pagine e si susseguono, prima le parole poi i disegni, in un continuo dialogo, domanda e risposta, descrizione e visione.
La mia città, di Antonio Moresco e Giuliano Della Casa, edito da Nottetempo, è un piccolo volume in cui parole e immagini si fondono, per regalare al lettore piccole istantanee di pensieri.
“Non solo la chiesa di San Sebastiano è trafitta, non solo la mia città è trafitta, ma anch’io, fin da bambino, sono stato trafitto da parte a parte da una freccia”. E questo libro trafigge il lettore con la bellezza delle parole e delle illustrazioni, regala inaspettate visioni, lascia che il viaggio sia legato ad un filo sottile in bilico tra sogno e realtà, tra immaginazione e ricordo.
Racconta una città che affiora dall’acqua, piena di nebbia, buia, il suo sapore, il pane buono, i tortelli di zucca. E di una ragazza con un vestito di velluto rosso.
La città è un punto fermo in cui sostare. “Più piccolo ancora, più piccolo ancora, Giuliano! Fammi un punto, solo un punto, un punto piccolo, nero, e nient’altro, ma dove io possa stare”.