La sua linea di orizzonte corre oltre i rilievi della Murgia, non si ferma alla linea irregolare di incontro con il cielo. Lo sguardo va oltre.
Lui ha una luce da catturare, un territorio da raccontare. Il suo racconto è in un fotogramma.
“La mia è una passione per il territorio che io cerco di raccontare all’interno della mia fotografia” rivela Pietro Amendolara, fotoamatore, nato a Bitonto e residente a Gravina in Puglia. “Io vivo a Gravina da tanto tempo, ci sono zone nascoste nella Murgia che io cerco di raccontare, di far conoscere. All’alba sono in giro per catturare la luce che colora la terra, i luoghi. Il tramonto e l’alba regalano la luce che preferisco, illuminano le ombre e le fotografia la catturano riscaldando il paesaggio”.
Oltre l’orizzonte dello sguardo di Pietro Amendolara, c’è “la Murgia, barese e lucana, la Fossa Bradanica fino alla diga del Basentello, e il profilo delle Dolomiti lucane”. Oltre e dentro l’orizzonte. Dentro ci sono i volti, le abitudini, i mestieri, le vie, le piazze, i dettagli, i particolari, le abitudini, gli angoli, le visioni. Le fotografie di Amendolara sono lo sguardo di chi cerca bellezza, di chi scopre per la prima volta un angolo inaspettato e lo dona all’osservatore inconsapevole suscitando in lui stupore ed emozione. C’è amore per le proprie origini, per il proprio territorio, per la luce che illumina angoli fino ad allora sconosciuti, per le grave, i ponti, le rocce. L’amore per il territorio è anche amore per le produzioni, dal grano, ai pomodori, dalla mandorla di Toritto al Pallone di Gravina. Una sfera e un cerchio, in cui tutto torna. Luce contro il buio.