Qualcosa di salato ma burroso, caldo dal cuore morbido, che abbia un pizzico di piccante ma che sappia essere anche aromatizzato alle erbe.
La base è semplice, farina burro e acqua. Niente sale niente uova niente lievito. È la pasta brisée da stendere dopo una buona mezz’ora passata a riposare in frigorifero. Poi spazio alla preparazione della farcitura. Radicchio rosso, formaggio spalmabile e speck. Tonno, carciofi e stracchino. Peperoni, robiola e spianata piccante. Spinaci, scamorza e prosciutto crudo. Cicorielle e salsiccia. Prosciutto cotto e funghi. Mozzarella e pomodoro. Würstel e patatine. Con la pasta? Farcire una brisée è un esperimento culinario che ha a che fare con l’audacia dello chef che risiede in ognuno di noi. Non è per i timidi né per gli indecisi, non per gli annoiati né per i rassegnati. Preparare una brisée che sappia sedurre, conquistare, appassionare, sorprendere, sbalordire richiede una sana volontà di farsi del male in termini di calorie. Non è per chi sta a dieta né per chi controlla la bilancia ogni giorno, è fatta per godere, per peccare, un vizio capitale.
Vederla dorare nel forno, inspirare il profumo del burro è anticipare un piacere che arriva al primo morso. Ideale per serate da trascorrere in allegra compagnia, birra in quantità, oppure in due lasciando che sia lei, la brisée, a rompere gli indugi, a far da preliminare. Poi sarà come scivolare su lenzuola di seta. Né bollente né fredda, si consuma tiepida, per assaporare ad ogni morso l’equilibrio perfetto di ogni ingrediente. Se non avete idee per il pranzo o per la cena, seguite pure il nostro velato consiglio.