Per oltre 30 anni tra polvere e buio, sin quando le persiane si sono rialzate, in un luogo privo di spigoli, dove si susseguono onde e curve.
Il teatro Radar di Monopoli si è riaffacciato al mondo da pochi anni e resta lo stupore a ogni nuova stagione. Ad aprire il sipario sarà Lello Arena venerdì 19 e sabato 20 novembre con Parenti Serpenti, la commedia di Carmine Amoroso.
Dopo la tappa barese al Kismet, Concita De Gregorio porterà in scena (il 2 e il 3 dicembre) il suo Un’ultima cosa, un’ultima orazione funebre a cinque donne - Dora Maar, Amelia Rosselli, Carol Rama, Maria Lai e Lisetta Carmi accompagnata dalla voce e dalle note di Erica Mou.
Ventidue anni dopo La Capagira, Alessandro Piva metterà in scena in anteprima nazionale Quanto Basta, un atto unico, una storia d’amore e quotidianità di una anziana coppia interpretata da Paolo Sassanelli e Lucia Zotti, il 17 e il 18 dicembre.
A gennaio, l’8 e il 9 Anna Mazzamauro rimedierà ad un rifiuto d’amore. In Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi ricorderà l’unico uomo che aveva amato la sua signorina Silvani.
E ancora, sabato 22 e domenica 23 gennaio, l’adattamento teatrale del racconto di Andrea Camilleri Virivì La donna albero un cunto d’amore e di violenza, ambientato nella Sicilia di metà 900.
Vamos, la tentata fuga di Mimmuccio, affiliato del boss malavitoso ‘Mazinga’, e dell’amico Michele da quel sistema criminale che hanno vissuto sin dall’adolescenza, in uno spettacolo di Paolo Sassanelli e Dino Abbrescia in scena il 5 e il 6 febbraio.
Un omaggio alla grande e indimenticabile Elsa Schiapparelli, sabato 19 e domenica 20 febbraio. Stilista, artista stravagante, una icona universale che ha vissuto a cavallo tra le due guerre mondiali e rivive oggi con Schiaparelli life di Carlo Bruni.
Dieci appuntamenti ispirati dal mantra “tutto cambia” scelto da Teresa Ludovico curatrice dell’intera rassegna del Radar.
Ci sarà Molière, a 500 anni dalla sua nascita con Il Malato immaginario, Pirandello e L’uomo, la bestia e la virtù e infine a chiudere la stagione teatrale Il bacio della vedova di Israel Horovitz, con la regia di Teresa Ludovico.
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