Scenografia essenziale sul palcoscenico Mat laboratorio urbano di Terlizzi (ombrelli aperti al contrario ed un grande fiore) ad esibirsi
Erica Mou, talento della musica italiana.
Ha ragione il mio amico Michele quando dice che un artista lo si valuta dal live. Ed Erica Mou è un’artista che sa tenere il palco senza sbavature, con la sua voce conquista, coccola, accompagna l’ascoltatore, con il suo ritmo che ha qualcosa di internazionale sostiene poesia. Ha studiato Erica. E nel suo concerto ha suonato, ha cantato, ha parlato, ha emozionato e le fans le hanno fatto sentire la loro presenza intonando tutte le sue canzoni. Tranne i due inediti, in inglese, che Erica Mou ha regalato al suo pubblico nella prima delle 10 tappe del suo nuovo tour ‘Grazie dei fiori’.
“Un tour che nasce dall’unione di tante forze. Volevamo fare un tour che spezzasse un po’ la solita routine che in questi anni ho avuto”, dichiara Erica con un sorriso contagioso. Testi scritti con Valentina Farinaccio, lo spettacolo celebra i 10 anni di carriera dell’artista pugliese, “una celebrazione non solo mia - dichiara la Mou - perché le feste sono belle se condivise e quindi anche di queste dieci donne pazze ed eterogenee”. Saffo, Raffaella Carrà, Donatella Versace, Margherita Hack, Bebe Vio, Jane Goodall, Nina Simone, Marina Abramović, Anna Magnani e Mia Martini protagonista del concerto di Terlizzi. Le storie delle altre nove per le altre tappe. “Le canzoni sono a supporto delle loro storie, spiega ancora Erica Mou, è stato difficilissimo sceglierle, ho cercato di non ripetermi, di dare sfumature di donne differenti. A ogni donna è associato un fiore. Il fiore è un omaggio, noi omaggiano queste donne per i fiori che loro hanno lasciato a noi”.
Grazie dei fiori è anche mostra di illustrazioni, che anticipa il concerto di Erica Mou. Luci basse, atmosfere intime e poi le canzoni di questi 10 anni di carriera. Sorprende la perfezione, emoziona l’estensione vocale, commuove l’intensità della esecuzione che arriva dritta al cuore elaborando un pensiero che ti ritrovi nell’addome. Puoi non avere mai ascoltato una sua canzone ma non puoi non lasciarti rapire dalla bellezza e dall’armonia di questo trio. Perché sul palco, con Erica, c’è Flavia Massimo e il suo violoncello, strumento e voce, corde da far vibrare con l’archetto e modulare assecondando respiri collettivi. Suoni elettronici affidati a MaJiker, polistrumentista britannico, geniale e poliedrico, con lui il battito cardiaco si accorda a suoni profondi, echi che si allargano nello spazio. Si conoscono i tre, si sente dalle piccole sfumature scandaglio di emozioni, negli sguardi complici di complessità. Antonio Porcelli, tecnico del suono, regala purezza.
Dalla Giungla a La vasca da bagno del tempo, dal ricordo della madre alla voce della nonna che canta grazie dei fiori di Nilla Pizzi, il concerto di Erica Mou è pura tensione emozionale. Come matassa si srotolano i pensieri, filo da seguire per non perdersi nelle brutture delle strade incerte.
È un concerto tutto da vivere e da ascoltare solo per pensare grazie dei tuoi fiori Erica.
“Grazie dei fiori: 10 donne che hanno fatto la storia, 10 anni di canzoni per raccontarle” dopo Terlizzi e Sava sarà il 24 ottobre a Galatina (LE), Eutopia Arci; il 25 a San Pietro Vernotico (BR), LaFactory Arci; il 26 a Foggia, Auditorium Santa Chiara; il 6 novembre a Roma, Angelo Mai; il 7 novembre a Grosseto, Circolo Arci Khorakhanè; l’8 a Modena, Vibra Club; il 9 a Corneliano D’Alba (CN), Circolo Arci Cinema Vekkio, il 10 a Novegro Tregarezzo (MI), Circolo Magnolia.