Quanto ci sono mancati in questi ultimi due anni gli incontri letterari, quelli nelle librerie, circondati da scaffali e carichi di volumi.
La pandemia ci ha relegato tra le strette mura di casa, ora il green pass, il distanziamento, le normative ci fanno intravedere uno spiraglio di luce.
Il comune di Bari, ed in particolare il sempre attivo assessorato alle Culture, per sopperire alla necessità per le librerie di poter tornare ad organizzare incontri, ha ideato il progetto “Libri al Museo”. Il museo è quello Civico, l’ingresso libero fino ad esaurimento posti, 50. Gli incontri per la presentazione di libri e il dialogo con gli autori,15.
Si inizia oggi alle 18, Francesco Carofiglio presenta “Le nostre vite” e dialoga con Antonella Gaeta e Antonio Stornaiolo.
Le librerie coinvolte sono Libreria 101, Svoltastorie Libreria per ragazzi, Libreria Campus, Libreria Feltrinelli, Libreria Giunti, Libreria Ignota, Libreria Laterza, Libreria Millelibri, Moon book - Mondadori Point, Presìdio Librincittà, Prinz Zaum, Libreria Roma, Spine Book Store.
Mercoledì 20 Andrea Quintili presenterà “Un passato perfetto” dialogando con Alberto De Giglio. Il 28 è il turno di Federica Introna e “La Regina guerriera” con Corrado Petrocelli. Il 30 Massimo Michelini e il suo “Manuale completo di astrologia”. Il 4 novembre e il 2 dicembre appuntamento per i ragazzi con “GIGILEGGE. Letture da ascoltare”. Il 10 novembre protagonista Omar Di Monopoli e “Brucia l’aria”. L’11 “Fuori da ogni tempo” con Rita Lopez. Il 15 novembre in anteprima nazionale Amedeo Feniello e “Demoni, venti e draghi. Come l’uomo ha imparato a vincere catastrofi e cataclismi”. Il 26 Giulia Notarangelo e “Quel che resta”. Il 29 spazio alla poesia con Vittorino Curci “Poesie 2020-1997”. Il primo dicembre Aldo Pagano e “Caramelle dai sconosciuti”. Il 4 Carlo Greppi e “Il buon tedesco”. Il 10 Francesco Loseto e “Le chiavi in tasca”. Ultimo appuntamento il 15 dicembre con “Una storia tutta per sé” di Alessandra Minervini.
Prosa e poesia, incontri per ragazzi, Libri al Museo restituisce un po' di ciò che abbiamo perso, il piacere del silenzio nell’ascolto di un altro in una sala con tante persone. Quasi a respirare nuova libertà.