Che coltivasse o meno, negli ultimi tempi della vita, le sue private malinconie, gli ultimi racconti di Calvino sono pagine di infinita bellezza.
Nella raccolta Prima che tu dica <<Pronto>>, edita da Mondadori, nel settembre 1993, sono riuniti racconti allora inediti ed altri che erano stati pubblicati su periodici e quotidiani, e Apologhi che nascono “in tempi d’oppressione. Quando l’uomo non può dar chiara forma al suo pensiero, lo esprime per mezzo di favole. Questi raccontini corrispondono a una serie d’esperienze politiche e sociali d’un giovane durante l’agonia del fascismo”scrive Italo Calvino in una nota del 1943.
La raccolta, che contiene una introduzione di Esther Calvino e una postfazione di Pietro Citati, propone il mondo del grande scrittore italiano, le sue ipotesi sui nuovi cosmi, lo sguardo attento sulla realtà ampliato e definito nelle innumerevoli costruzioni di mondi fantasiosi. Fantasia e leggerezza, ironia e intelligenza, immaginazione, l’universo di Calvino in una disamina dei gesti quotidiani.
“Avanzo il braccio verso la doccia, poso la mano sulla manopola, la muovo lentamente facendola ruotare verso sinistra” è l’incipit de Il richiamo dell’acqua. “Nella mia giovinezza, passavo ore e ore davanti allo specchio a fare smorfie”, quello di Lo specchio, il bersaglio. Gesti quotidiane chiave per entrare nelle riflessioni e nei pensieri di Italo Calvino.
Un libro, una raccolta di racconti, da leggere con sottile consapevolezza che l’infinito è pur composto da tanti piani, dove ogni verità ne ha un'altra anche contrapposta, un intreccio senza limite.
“Spero che tu sia rimasta accanto al telefono, che se qualcun altro ti chiama lo preghi di riagganciare subito in modo da tener libera la linea: sai che una mia chiamata può raggiungerti da un momento all’altro”. Prima che tu dica <<Pronto>>.