Nei campi di collezione, lupini, ceci, fave, fagioli, lenticchie e piselli, conservano se stessi, per non scomparire, per non finire.
In Valle d’Itria, tra le contrade di Locorotondo, negli antichi Trulli Arco Antico, tra ciliegeti e fruttetti, oliveti e querceti, nei campi protetti dai muretti a secco il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, recupera, conserva, valorizza e registra le risorse genetiche delle leguminose da granella. È il progetto SaveGrain-Leg che ha l’obiettivo di ridurre significativamente il tasso di erosione della biodiversità, recuperando le coltivazioni da affidare ai contadini custodi affinché non si perdano ma restituiscano al futuro il passato.
Tentazioni agresti, la festa contadina ha contribuito a promuovere la conoscenza del progetto attraverso una passeggiata nei campi con gli esperti e poi con una degustazione dei piatti tipici a base di legumi, preparati dall’associazione Paese delle Contrade, che raccontano le storie millenarie della Valle d’Itria con il coinvolgimento musicale del gruppo folk Città di Locorotondo che in costumi d’epoca ha riproposto le danze della Valle: dalla polka rossa alla quadriglia, dal valzer alla pizzica-pizzica.
“Noi viviamo in un territorio dove si cura la terra e si curano i legumi, lo testimonia la de.co della fava di Locorotondo” ha dichiarato il sindaco di Locorotondo, Antonio Bufano partecipando all’evento.
“SaveGrain-Leg è un progetto che riguarda la salvaguardia della biodiversità in un territorio in cui le leguminose entrano nella tradizione. In queste realtà agricole ognuno nel tempo si è fatto custode delle risorse genetiche, scegliendo la varietà di fava o di cece più idonea al suo ambiente di coltivazione, con lo scopo di scoprire e valorizzare le risorse del territorio” ha spiegato Giuseppe De Mastro responsabile scientifico SaveGrain-Leg e ideatore del progetto.
Con le luci del tramonto, la musica folk lascia spazio alla natura, il cece rosso sussurra alla fava che, al di là del muro, una ciliegia sorride ad un’albicocca. Tra il profumo dei roseti e delle piante aromatiche un fico è pronto a donare i suoi fioroni.