La porta della chiesa aperta, Maria invita ad entrare. La luce di una giornata di marzo illumina la navata centrale e rischiara l’altare.
La piccola chiesa di Santa Chiara a Conversano ha le pareti verde acqua, su pannelli da cantiere alcune fotografie, Istantanea di Passione.
Mostra fotografica dei riti del venerdì santo, quando Cristo è morto e lei la madonna addolorata di nero vestita, lo cerca. Lei conosce il lutto, la perdita, la pietà, la consolazione della resurrezione è scrittura dimenticata, voce inascoltata, nel grido straziante della consapevolezza dell’uccisione.
Le istantanee non restituiscono la bellezza del rito che rivive nelle parole di Maria, la volontaria dell’associazione, e del giovane Filippo della Confraternita. Loro danno voce alle fotografie, raccontano delle processioni, del Crocifisso nero di Conversano che alle quattro del mattino dalla Chiesa dell’Isola si sposta in paese, nel suo incedere tra i lamenti del Miserere, il bacio dei fedeli ai suoi piedi, rito di devozione. Nella tarda mattinata la Madonna dalla chiesa del Carmine esce in processione, cerca il figlio e non lo troverà, queste due statue, racconta Filippo non possono incontrarsi sarebbe di cattivo auspicio. Il Crocifisso fa ritorno alla sua dimora abituale mentre la processione dei Misteri, dopo la funzione religiosa in Cattedrale anima le strade del centro. Undici simulacri, tre processioni che si intersecano. Infine l’Addolorata della chiesa del Purgatorio incontrerà suo figlio, deposto dalla croce, con lui dinanzi entrerà nella piazza, le luci delle candele dei fedeli segnano l’arrivo dell’oscurità in un venerdì in cui la carica emotiva della tradizione supera la fede.
La mostra fotografica resterà aperta fino al 22 marzo, fotografie delle processioni di Conversano e Castellaneta.
Pietà di me, o Dio ... lavami da tutte le mie colpe. Miserere.