Pagode agli angoli delle strade, sulle piazze, negli angoli dei crocevia, nei quartieri lungo le strade principali, fiori, cuori, peluche.
Rosso, cuore, rosso, passione, tra orsetti e cagnolini tulipani e rose, rosse. Che cosa sta cercando la ragazza, jeans a vita bassa, maglia sopra l’ombelico, piumino corto fucsia, tra la merce esposta nell’ora in cui i negozi hanno già serrato le saracinesche? Cerca un libro che parli d’amore, lei che ha perso le parole, ma nel trionfo del rosso è un bene non contemplato, difficile da vendere sul marciapiede dove sono ancora posati i bagagli logori. Un’auto frena per evitare di prendere la pozzanghera ed alzare un’onda di acqua sporca che si infrangerebbe sulla ragazza alla ricerca di un libro che parli d’amore. Il venditore intenerito apre il suo zaino, un vecchio libro logoro, copertina rossa un po' sbiadita, lo porge alla ragazza dicendole di prenderlo e di donargli nuova vita. Una raccolta di poesie, parlano d’amore. La ragazza sorride e acquista per cortesia un piccolo orsetto che regge tra le mani un cuoricino, rosso. E va via, leggera.
L’amore di Giorgio Caproni nella sua A Rina, “Senza di te un albero/ non sarebbe più un albero. Nulla senza di te/ sarebbe quello che è”. Lucrezia Lerro in Prove d’amore, “Il mondo in una parola,/ nel suo nome./ Era estate, la forza degli alberi/ sarebbe riemersa nel tempo,/ nelle parole,/ avrei ripensato ai passi,/ al suono della voce,/ ai consigli, alle letture, agli sguardi,/ alle prove d’amore”. Giovanni Raboni, “Un giorno o l’altro ti lascio, un giorno/ dopo l’altro ti lascio, anima mia./ per gelosia di vecchio, per paura/ di perderti - o perché/ avrò smesso di vivere, soltanto./ Però sto fermo, intanto,/ come sta fermo un ramo/ su cui sta fermo un passero, m’incanto…”.
Il cuore posato sul comodino, aspetta si accenda, basterebbe una sola parola ad illuminare la notte.