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L’incantevole poesia di Steve McCurry

L’incantevole poesia di Steve McCurry

Il teatro sull’acqua ti accoglie, un lungo drappo chiude la visuale, oltre immagini il riverbero della luce sull’acqua.

Lo percorri nel buio più assoluto. Immagini il mare che sai essere davanti a te. E invece in quel buio vaghi immersa nei mille mondi di Steve McCurry che parlano tutti il linguaggio universale di una umanità semplice e pura, a dispetto di tutto.

Steve McCurry, nato in un sobborgo di Philadelphia è stato ovunque ci fosse un conflitto per testimoniare l’orrore e il crimine contro una umanità che tentava di sopravvivere. Pakistan, Afghanistan, Iraq, Iran, Cambogia, nel Golfo durante la guerra. Ovunque, restituendoci una bellezza non del tutto vinta, la meraviglia e l’incanto della vita. E’ sua una delle foto più universalmente riconoscibili. La Ragazza afgana, scattata in un campo profughi vicino Peshawar. Quegli occhi verde smeraldo grandi come un oceano su cui tutti almeno una volta ci siamo persi.

McCurry si riprende il tempo, sa aspettare, che lo scatto diventi reale, che il soggetto si abitui alla camera tornando ad essere se stesso, spogliandosi di ogni artificiosità.

Tra i suoi scatti in giro per il mondo anche l’attimo intimo e prezioso della lettura.

Un anziano venditore di spezie, schiena poggiata al muro, occhi assorti nella lettura di un libro, davanti alla sua bancarella, un uomo tra le macerie ripiegato su se stesso assorto nella lettura di un libro impolverato sopravvissuto all’esplosione, un bambino steso per strada, pancia in giù come fosse su una spiaggia che si perde in mille avventure tra le parole lette, una bibliotecaria intenta a riporre libri, che si sofferma, in bilico su una scala, a captare l’ultimo segreto del volume che ha tra le mani.

Lo stupore si ripete in ognuna delle 70 immagini scelte dalla curatrice Biba Giacchetti quanto nella scenografia curata da Peter Bottazzi “dove spazio e oggetto dell’esposizione dialogano tra loro in maniera armonica, evitando che l’uno sia scisso dall’altro” nella imperdibile mostra Steve McCurry - Leggere (a Bari, al teatro Margherita fino al 25 agosto).

La delicatezza delle immagini, la bellezza che il fotografo Magnum riesce a rivelare, i colori inconfondibili e la luce, sono una poesia. Che va letta con gli occhi di chi sa aspettare per cogliere l’attimo.

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