Un omaggio alla musica, alle feste, alla socialità, allo stare insieme sotto un cielo di stelle, dinanzi al mare infinito ed ospitale.
Su una terra accogliente. Le opere del maestro Franco Baldassarre invadono le sale del Castello di Otranto e si affacciano dal lungomare degli Eroi in bilico tra fare un bagno o restare a riflettere le note degli strumenti.
Gli ‘Angeli della musica’ travestiti da Clown inducono il passante distratto a soffermarsi sul valore dell’arte, sulla sua anima, sulle radici di un territorio, la Grecìa Salentina, sulla musica popolare che, in questo lembo di terra dove il Grico è lingua minoritaria tutelata e valorizzata, ha carattere identitario che prevarica i confini certi di un sud per diffondersi tra le strade del mondo.
Dalle figure metalliche, musicisti con i loro strumenti spesso artigianali, violino, fisarmonica, tromba, mandolino, emergono suoni lontani, come il vento che attraversando le opere rimanda ad un tempo in cui la musica era incontro, svago, messaggio d’amore, rito di guarigione.
Il forte legame con la sua terra Baldassarre lo evidenzia anche nelle sue opere pittoriche, dove una ballerina di pizzica è armonia di vivaci colori e La notte della Taranta ha nel pubblico festoso e scanzonato la cornice ideale per i musicisti che suonano sotto le luminarie. I musicanti e l’omaggio a Federico Fellini, perle delicate di atmosfere uniche.
Sono tele di gioia e di felicità, di sogni e di melodie. Movimenti tenui dalla forza dirompente, linee delicate rimarcate dalle pennellate, e su tutto la luce che illumina e riscalda. È l’arte di Franco Baldassarre.