Da decenni l’arte contemporanea segna la Focara di Novoli, il più grande falò del bacino del Mediterraneo.
Negli anni passati gli artisti erano chiamati a vivere il rito della Focara ed ad interpretarlo. Da due edizioni gli artisti son spariti, forse per qualcuno è meglio che la tradizione resti tale, sempre chiusa nell’esaltazione di se stessa piuttosto che aprirsi all’arte. Ma quando a dissentire è proprio l’arte, a Novoli protagonista fino a ieri, allora interviene l’Accademia di Belle Arti di Lecce e il suo presidente Luigi Puzzovio, a recuperarla. Così fino a domenica 19 gennaio sarà possibile visitare a Palazzo Baronale una mostra straordinaria di arte contemporanea. Il cavallo di Mimmo Paladino, il 7 di Ugo Nespolo, la croce e la rosa di Jannis Kounellis, le incisioni di Hidetoshi Nagasawa, l’opera unica di Gianfranco Baruchello, trovano spazio nel Palazzo Baronale per ricordare cosa è stata la Focara negli ultimi anni, quali interpretazioni ha suscitato il rito del fuoco e la piramide conica tronca di fascine di tralci di vite. Ma c’è di più nella mostra che si sviluppa su due percorsi. Nel primo Arte per la Comunità a cura di Andrea Rollo e Lorenzo Madaro trovano spazio le opere degli artisti internazionali, il percorso artistico compiuto a Novoli fin dagli anni Sessanta con una selezione di opere provenienti dalla Pinacoteca e le presenze, soprattutto salentine, che hanno operato su un fronte di ricerca d’avanguardia fino agli anni Novanta. Accanto alle opere già citate, quelle di Matteo Accarrino, A-One, Vittorio Balsebre, Joseph Beuys, Rocco Coronese, Edoardo De Candia, Franco Gelli, Ezechiele Leandro, Giuseppe Lisi, Corrado Lorenzo, Antonio Massari, Enzo Miglietta, Romano Sambati, Salvatore Sava, Raffaele Spizzico, Donatella Stamer. Nel secondo percorso Sacralità del fuoco – Identità visuale di Sant’Antonio Abate di Novoli a cura di Cristian Cuna, le interpretazioni degli studenti dell’accademia di Belle Arti Claudia Cosi, Pierluigi D’Angiulli, Vladimir D’Ippolito, Arianna Dell’Olio, Cristiano De Giorgi, Lucia Pia Fedele, Liliana Frusi, Marco Iacobini, Miriana Liberti, Dino Lucchese, Vincenzo Luchena, Alberto Mariano, Alessia Pagano, Cosimo Pastore, Aurora Perrone, Sabrina Raguseo, Mariagiulia Serra.
“In questa mostra, nata dalla collaborazione con il Comune e la Fondazione, siamo riusciti a portare, in un unico luogo, sia le opere che negli anni Novoli ha ricevuto dagli artisti internazionali sia le opere di studenti dell’accademia. L’augurio è che Novoli diventi museo diffuso di arte contemporanea”, spiega Luigi Puzzovio. E mentre la Focara è ormai pronta, in tutta la sua altezza e bellezza, sulla vetta i contadini e i volontari hanno posto una corona con un ramo secco di ulivo circondato da verdi ramoscelli. Il falò del 16 gennaio spegnerà le diatribe su purezza e contaminazione, ma resterà il messaggio di speranza che il fuoco sia propiziatorio per debellare la Xylella.