La poesia è l’arte di produrre composizioni verbali in versi che abbiano un ritmo, una musicalità, che spieghino le cose, la realtà, l’umanità.
Nel dizionario Treccani poesia è “L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con un certo grado di approssimazione si può dire che il sign. di poesia è individuabile nell’uso corrente e tradizionale nella sua contrapposizione a prosa, in quanto i due termini implicano rispettivamente e principalmente la presenza o l’assenza di una restrizione metrica”.
Per Aldo Palazzeschi “Muoiono i poeti ma non muore la poesia perché la poesia è infinita come la vita”, ed in effetti la poesia resta nel tempo, oltre le pagine stampate, oltre le antologie, restano nei lettori, tramandate come perle di saggezza, come porte su mondi possibili.
“La mia poesia è alacre come il fuoco, trascorre tra le mie dita come un rosario. Non prego perché sono un poeta della sventura che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore, sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida, sono il poeta che canta e non trova parole, sono la paglia arida sopra cui batte il suono, sono la ninnananna che fa piangere i figli, sono la vanagloria che si lascia cadere, il manto di metallo di una lunga preghiera del passato cordoglio che non vede la luce”, scriveva Alda Merini.
La poesia è come una musica, parole che suonano nel vento, raccontano emozioni, aprono il cuore, danno voce alle emozioni.