Apnea, nuotare nel blu, azzurro mare, maschera sul viso, proteggere occhi e naso, rilasciare lentamente anidride carbonica, bolle verso l’alto.
Verso la superficie, prova di esistenza, oltre le apparenze, dinamicità oltre la staticità. Blub, l’arte sa nuotare, in mostra al museo Civico di Bari, ancora per poco dopo aver superato l’estate. Le icone dell’arte riproposte con la maschera da sub, ci sono la Venere di Botticelli, la Gioconda di Leonardo, Diego Velasquez, Lunia Czechowska di Amedeo Modigliani, Dante, Battista Sforza e Federico da Montefeltro di Piero della Francesca, David di Michelangelo, la Madonna con Bambino di Raffaello, la Ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer e L’uomo con la bombetta di Magritte. Tutti immersi nell’acqua, la maschera sul viso, le bolle che risalgono verso la superficie. Blub, come “fanno le bollicine sott’acqua nei fumetti” è il nome dell’artista di Firenze che dipinge negli angoli delle città le riconoscibili figure. “Dall’elemento acqua nasce la vita, sott’acqua non c’è peso, il tempo si ferma, i pensieri se ne vanno e fluttui in simbiosi con questo elemento. In questa dimensione sospesa ripropongo i personaggi che con il loro esempio hanno lasciato un segno di grandezza che sopravvive ancora oggi. Senza tempo”, afferma l’artista.
L’arte non affoga, sa nuotare, sopravvive, si evolve, apre uno spiraglio di speranza e conoscenza. È un vento, uno zefiro, che spinge via una mascherina, prigione di sopravvivenza, che resiste al tempo e allo spazio fluttuando su un terrazzo al profumo del mare.