Le dita rompono il muro di vetro del silenzio, battendo lente sull’ebano e l’avorio dei tasti di un pianoforte.
Un lento incedere che segna il tempo di un arrivo, quasi fosse una marcia.
Arriverà per mare con la tranquillità di chi lo solca nella bonaccia e in tempesta. In quel mare che prende e dà ed è facile perdersi nel suo profondo.
Arriverà per tutti quelli che hanno occhi e guarderà loro attraverso. Guarderà rimandando l’immagine nitida e non più sfocata di una confusione che si dirada e lascia spazio alla calma. Arriverà per chi non ha capito e sarà la chiarezza che sinora manca. Sarà la calma nella tempesta.
La voce si riempie calda di parole, petali che danzano nel vento e arriverà per chi beve di notte e di notte muore e di notte legge. Per le infinite solitudini di chi non di chi non può perdersi nel sonno, di chi non può lasciare andare un pensiero e cade sul suo ultimo metro.
La musica cresce in un danzando di note che indicano il cammino, i tasti e le corde si intrecciano in una lenta ma inesorabile avanzata.
Per gli amici che vanno e ritornano indietro, arriverà portando in dono la salvezza di chi neanche il fuoco ha potuto bruciare.
La voce sale al cielo, invocandola per tutti quelli che hanno perduto l'anima e le ali, per chi vive all'incrocio dei venti ed è bruciato vivo.
Nel giorno in cui neanche il sole vuole brillare, congedandosi prima per chinare il viso dinanzi a lei, arriverà per le persone facili che non hanno dubbi mai.
Arriverà per tutti noi impastati di bene e male, arriverà per la nostra corona di stelle e di spine.
Non c’è un violino sul suo cammino, in quell’incedere elegante e solenne che porterà la luce dei suoi occhi per la nostra paura del buio e della fantasia.
Dal primo sol che rimbomba nella cassa armonica di uno strumento che non le è dato, i suoi occhi libereranno la fantasia. Sì, la fantasia che si libererà dalle corde e dalle spine.
Non c’è violino sul suo cammino, il violino dei poveri è una barca sfondata e un ragazzino al secondo piano che canta, ride e stona perché vada lontano.
Arriverà perché gli sia dolce anche la solitudine. Arriverà, santa Lucia.