Fattucchiere, incantatrici, megere, maliarde. Chiamatele come più vi piace, loro faranno come gli pare.
Da Lilith in poi, disobbedienti per principio ma anche per capriccio le streghe animano il mondo da millenni prima della nascita di Cristo.
Nascoste tra noi, dalla notte dei tempi, raccontano la loro storia in una mostra, Stregherie, visitabile sino al 26 febbraio al Belvedere di Villa Reale a Monza. Un corridoio accoglie i visitatori che prenderanno parte ad un processo per stregoneria tenutosi nel 1539 e poi saranno guidati tra le dieci stanze che narrano riti, passioni, capricci, amuleti, persecuzioni delle donne che nell’ebraismo venivano definite Grande Madre.
Il viaggio inizia con Le madri delle streghe: miti e modelli nell’antichità, con il racconto dei rituali. La seconda sala mostra La vocazione della strega, come e perché si diventa strega. I rituali delle streghe, per affermare il loro potere e dominare il mondo, nella terza.
Il rapporto con gli altri viene esplorato nella quarta sala, La strega di fronte al mondo, perseguitata e attaccata in pubblico, richiesta per i suoi consigli, la sua capacità di predire il futuro e per il suo potere di indirizzare gli eventi in privato. Il percorso alla scoperta delle magia e delle streghe continua con gesti e parole, incantesimi e riti per dominare il mondo nella sala Il potere delle streghe.
E ancora la sua volubilità ne I Capricci delle Streghe, mutando il corso degli eventi portate dal vento del desiderio. Le torture alle quali sono state sottoposte e la vita in clandestinità animano la settima sala Le streghe perseguitate.
É dedicata alla più celebre strega di Monza l’ottava sala, La sala del Genius Loci: la Matta Tapina, che proprio nel bosco di Monza, quello che ora è il parco di Villa Reale esercitava i suoi incantesimi. La penultima sala è dedicata al Sabba, il momento magico di condivisione del potere con la sua comunità. La decima sala è la sezione vietata di Gloria Pizzilli.
Nascosta e separata dal percorso della mostra, si svela solo a chi vuole vederla, con sei illustrazioni originali inedite di Gloria Pizzilli (artista italiana di fama internazionale, già pubblicata da The New Yorker, The New York Times, Scientific American, The Boston Globe, GQ Usa).
Nel cammino si potranno ammirare alcune opere che nei secoli hanno raccontato le streghe e il loro ipnotico fascino, da La strega a rovescio sul caprone di Albrecht Durer a La strega e il palafreniere di Hans Baldung Grien, fino ad arrivare ad esemplari tratti dai Caprichos di Goya. Tutte il prestito dalla collezione Invernizzi, dalla collezione di Alessandro Orsucci e dal Museum of Witchcraft di Boscastle in Cornovaglia.