Nelle campagne si notano con il loro colore intenso, tra il giallo e l’arancione sulla terra rossa e marrone, a tratti brulla.
Quando l’ora legale con i suoi pomeriggi di luce cede il passo a quella solare con le sere troppo lunghe, è il momento della raccolta. Eccole le zucche sorridenti nella loro delicata rotondità. Hanno atteso maturando sotto il sole questo momento, hanno atteso le mani dell’agricoltore ed ora tra i banchi dei venditori attendono altre mani.
Alcune di loro lo sanno che saranno solo mostri illuminati da esibire della notte di Halloween, nella gara di vicinato tra la più inquietante e la più artistica. Le altre finiranno sui tavoli delle cucine dove trionferanno tra pentole e tegami. Zucca, della quale non si butta via niente. Polpa da cuocere al forno con le olive nere, o da ridurre in crema per mantecare un risotto. Semi da far seccare all’aria aperta o nel forno, da mangiare quando lo stomaco reclama tra colazione e pranzo, tra pranzo e cena. Zucca con le sue proprietà, ricca di proteine e antiossidanti, con il suo magnesio allontana l’ansia e l’insonnia.
Zucca, nel mercato rionale mi osservi, mi inviti all’acquisto quando mancano pochi giorni a quella festa che non ho mai festeggiato. Potrei in effetti inciderti con abilità sottrarre al tuo sorriso la dolcezza rendendoti terribile e tremenda, potrei metterci una candela al tuo interno ed inquietare i piccoli bambini del quartiere. Sai che non lo farò, per questo mi inviti, sai che ti destinerò a più nobili scopi. Una vellutata su cui servire gamberoni?
Va bene cedo all’acquisto. Zucca tra poco vedrai un piatto!