Chi è una SuperWoman? Un’attrice vera come la vita, una poetessa libera, una pittrice che vedeva orizzonti dove altri disegnavano confini.
Le SuperWoman sono ovunque tra di noi e sui muri delle città italiane dove il collettivo Lediesis rende loro omaggio. L’arte come strumento di lotta sociale e di impegno civile. I murales, i graffiti o nel loro caso carte veline dipinte in acrilico. Il messaggio è unico e universale. “Sono stata una donna emancipata prima che il termine emancipazione esistesse” disse una delle loro superwoman Peggy Guggenheim.
Le superdonne ora sono a Bari con la mostra Polvere di Stelle, un omaggio al film, scritto, diretto ed interpretato da Alberto Sordi con la SuperWoman Monica Vitti.
L’esposizione, promossa dal Comune di Bari, nata dalla collaborazione tra il Museo Civico e le Lediesis, si aprirà al pubblico domani 24 giugno, alle ore 18 e sarà visitabile fino al prossimo 31 agosto.
Il collettivo torna a Bari, dopo la toccata e fuga che ci ha regalato Maria Callas in occasione di 8 marzo in 8 città italiane progetto che ha toccato anche Firenze, Milano, Venezia, Bologna, Napoli e L’Aquila.
Espongono ora a Bari al Museo Civico, tre aree distinte, una riservata alle SuperWoman, una ai SuperBlack, lavori grafici realizzati durante il lungo lockdown e la terza, la terrazza del museo dove saranno esposte le immagini di tutte le loro SuperWoman.
Restano anonime, di loro si conoscono solo i lavori che appaiono sui muri, come moniti. Gli streethunter, novelli cercatori di tesori gireranno per i vicoli alla ricerca di un nuovo forziere di meraviglie sotto forma di superdonne.
Alda Merini, Rita Levi Montalcini, Greta Thunberg, Frida Kahlo, Marina Abramovich e anche qualche superuomo, simboli di lotta come Martin Luther King o i nostri Falcone e Borsellino.
Prima di andar via, compiranno una delle loro incursioni notturne, regalando alla città un’altra SuperWoman che si svelerà a chi saprà trovarla.