È notte, la scorta di pop corn è finita, hanno cantato 13 big e 4 nuove proposte. Stasera altre 17 canzoni. Evviva Sanremo, i fiori, la musica e le canzonette.
Sì la simpatia di Fiorello non è in discussione, ma a metà serata avevo già sonno, fortunatamente una nota bevanda mi ha messo le ali. E pensare che avevo anche studiato i testi delle canzoni. Mi aspettavo testi di resistenza al virus e invece, al Festival si celebra l’amore. Allegria direbbe Mike Buongiorno.
“Quando giri intorno a me sai non mi sembra vero … quando giri intorno a me torno a te”, scrive Random. La rappresentante di lista risponde “Amare senza avere tanto urlare dopo avere pianto parlare senza dire niente”, il tocco di Dardust si sente.
Niente al confronto ti Quando ti sei innamorato, Orietta Berti ha ragione “L’amore che mi dai è quello che vorrei”. Ma come dare torto a Noemi? “Dentro ti amo e fuori tremo come glicine di notte”. Che? Bho!
Tremare, verbo in uso anche per Malika Ayane “Ci pensi e ti piace com’è, lo vedi che tremi non ha senso resistere”. C’è chi trema e chi chiede affetto “citofonare e poi scappare voglio che mi guardi e poi mi dici che domani è tutto a posto. Quanto vuoi per tutto questo?”, chiede Fulminacci.
Arisa con il brano scritto per lei da Gigi D’Alessio non ha dubbi con Potevi fare di più, “A che serve morire se ogni giorno mi uccidi, dallo specchio ti vedo mentre piango tu ridi … potevi fare di più”. Non avrà voluto, mistero. “Ora ora ora ora mi parli come allora … quella notte io e te sesso ibuprofene tredici ore in un letto”, Aiello al debutto al Festival è preciso.
Bugo torna a Sanremo con Invece sì, “E tu gridami addosso che va bene lo stesso e tu gridami addosso Cristian cresci, stai su dritto”. Crescere, sì. E poi c’è sempre chi ha Un milione di cose da dirti come Ermal Meta “Ci sfioriamo delicatamente per capirci un po’ di più … in un mare di giorni felici annega la mia mente”. Versi che non reggono il confronto con “Bianca come la neve nera come l’inverno mi agito se non ti sento” degli Extraliscio feat. Davide Toffolo. Che poi le stagioni non sono uguali per tutti. Per Coma_cose “Se l’inverno è soltanto un’estate che non ti ha conosciuto e non sa come mi riduci … se mi guardi mi bruci”. “E portami una primavera prima che appassisca davanti all’estate di tutti”, per il poeta Gio Evan.
Parole, parole, parole. “Quindi parlami parlami dai ti prego tu parlami se vuoi stiamo più vicini ma rendendoci apatici” propone Fasma. Ai colori si affida Irama “Colora l’anima con una lacrima cambierai il tuo nome”. Ai numeri Annalisa, “Serviranno ancora dieci ultime volte, dieci”.
Ma il cuore in questa edizione non c’è? Lo cerco. “Ora ci vedo chiaro ora ci vedo chiaro il mio cuore è amaro” per Gaia. Per Francesca Michielin e Fedez “Le promesse erano mille mille ma nel cuore sento spille spille”.
Ghemon pensa che “questa sia l’ora mia, il momento perfetto per me”, contento lui ... Francesco Renga che calca il palco del Festival per la nona volta sa “che tornerà sereno a fine mese, io sempre fuori stagione” e non parla solo d’amore.
Nota di brio e di linguaggio che in altri tempi avrebbe subito la scure della censura per i Maneskin “Vi conviene toccarvi i coglioni, vi conviene stare zitti e buoni”. Divertenti però, come il brano de Lo stato sociale, “ormai solo Amadeus ha un profilo di coppia”. Non è leggerissima la musica di Colapesce e Dimartino, “ripensi alla tua vita, alle cose che hai lasciato cadere nello spazio della tua indifferenza”.
E infine gli ultimi tre artisti di questo Sanremo. Max Gazzè con il brano Il farmacista, allegro e scanzonato, un vero gioco di parole ed assonanze “Per tutto invento, stai tranquilla, una bio-chimica pozione!”.
Willie Peyote ci riporta alla realtà “Riapriamo gli stadi ma non teatri né live, magari faccio due palleggi, mai dire mai”. E poi Madame e il suo Voce scritto con Dardust “in un bosco di me c’è un rumore incessante e lo faccio da parte. Tu sei la mia voce”.
Stasera mi attrezzo meglio. Patatine e Nutella? Probabile, altrimenti non resterò fino alla fine