“È notte alta e sono sveglio sei sempre tu il mio chiodo fisso insieme a te ci stavo meglio e più ti penso e più ti voglio…mi fa smaniare
questa voglia che prima o poi farò lo sbaglio di fare il pazzo venir sotto casa tirare sassi alla finestra accesa prendere a calci la tua porta chiusa”.
Non penso che a te, ossessione dei pensieri miei, penso a quando ti incontrai, sento le tue risate nelle orecchie, le tue dita sulla mia pelle. Penso a quel giorno di primavera quando ti incontrai e tutto iniziò. Chissà “Se per innamorarmi ancora tornerai maledetta primavera che imbroglio se per innamorarmi basta un'ora che fretta c'era maledetta primavera che fretta c'era se fa male solo a me”.
C’è stata un’estate, c’è stato il mare, ci sono state le lunghe notti stellate e poi l’autunno e un addio buio come le prime giornate buie quando il sole tramonta troppo presto. “Non ho difese ma ho scelto di essere libera, adesso è la verità l’unica cosa che conta. Dimmi se fare qualcosa se mi stai sentendo, avrai cura di tutto quello che ti ho dato, dimmi, siamo nella stessa lacrima come un sole e una stella”?
C’è stato un inverno, scontento. C’è stato un tempo in cui la vita si è dimenticata di me e ho ascoltato una persona parlare al telefono “Dopo questa vita che si dimentica di te dopo questo cielo senza arcobaleno dopo la malinconia che mi prende a ogni bugia dopo tutta questa voglia di sereno dimmi chi ci sarà una storia d'amore ed un mondo migliore ci sarà un azzurro più intenso ed un cielo più immenso”. Come nulla fosse, sono andato via. Tornerà, la primavera e “Lei verrà io ne ho già sete...”.