Matteo arrivò in prima il primo giorno di scuola...piccolo, fragile, spaesato. Fu accolto in classe, gli piaceva correre negli spazi liberi
se ne aveva la possibilità sfuggiva al controllo, girava in tondo e a fatica gli si stava dietro. In palestra era velocissimo e sembrava un cavallo imbizzarrito...e mentre lo faceva rideva, lo faceva sempre quando faceva qualche monelleria. La sua diagnosi era “Autismo ad alto funzionamento”, arrivò a scuola che conosceva già le lettere dell'alfabeto, faceva logopedia ed era molto seguito. La sua grande passione erano gli insetti. Ne era ossessionato, li vedeva volare, fermarsi. Tutto era nella sua mente, inizialmente mosche o api, poi cominciò la fissa dei ragni, ne imitava il ronzio e i movimenti durante il volo...ne disegnava tutti i particolari e se lo si bloccava dicendogli “ora basta” teneva la sua mano ferma, ma andava in frustrazione e piangeva.
Aveva tanta forza nell'abbraccio, si avvinghiava e non accettava che non lo si ascoltasse quando attivava le sue stereotipie, voleva dare baci ma prima chiedeva il permesso.
Gli anni seguenti furono di crescita graduale...era bravissimo in matematica come nessuno nella classe, eseguiva facilmente da solo divisioni e moltiplicazioni legate alle tabelline, si scrivevano e lui guardava con attenzione e completava, lasciando stupiti i docenti. Nelle discipline orali come storia e geografia si soffermava sulle immagini e le descriveva, la scienza legata agli animali lo affascinava di più, badava ai particolari che agli adulti sfuggivano.
Lo stupore maggiore fu quando a fine ciclo scuola Primaria il suo maestro di piano venne a scuola con una tastiera elettrica e Matteo suonò con lui e poi cantò “Portami a ballare” in modo così dolce, naturale e melodico che le insegnanti si lasciarono andare in un pianto di stupore e gioia...i compagni gli fecero un applauso che ancora oggi risuona nelle mie orecchie. La musica era la sua strada!
La crescita di Matteo è stata una costante nel tempo, i genitori lo seguivano molto...a questo bimbo era stato dato di provare di tutto, nuoto , equitazione, canto corale, lezioni di batteria, poi violino e pianoforte.
Ho assistito a tutte le sue esibizioni, l'ultima nel magico luogo dove abita la musica ...il Conservatorio. Qui Matteo alla fine, quando quasi tutti erano andati via, ha chiesto al suo maestro di poter suonare al pianoforte alcuni brani di Bach, Chopin e Beethoven... le lacrime non smettevano di cadere dai miei occhi, ero davvero orgogliosa di lui! La sua mamma non lasciava nulla di intentato dopo il lavoro si dedicava a lui in tutti i modi, perché suo figlio autistico doveva a tutti i costi stare in squadra, essere in grado di gestire le regole ma soprattutto...le emozioni, quelle fondamentali per le relazioni personali. I bimbi autistici non riescono a trasmettere le emozioni in modo adeguato, in loro è assente il contatto oculare, compiono azioni improvvise, che la gente comune non può comprendere...
Un giorno all'uscita di scuola, Matteo era con la sua mamma ed incontrò un signore, gli corse incontro e lo abbracciò forte, avrebbe potuto essere suo nonno. La reazione fu così forte che solo a sentirlo raccontare faceva male...gli diede un ceffone e gli disse “Come ti permetti, non ti hanno insegnato l'educazione?”. Il bambino pianse subito, un pianto che gridava...”Cosa ho fatto di male?”...Per affetto lui a differenza degli altri bimbi autistici...abbracciava, baciava e guardava negli occhi cosa spontanea e meravigliosa in una relazione a due! La sua mamma chiese scusa e mortificata andò via.
Ma una madre si pone tante domande...Cosa ne sarà quando non sarà lì a proteggere il figlio? La gente sarà in grado di capire le sue emozioni e accettarle? E poi...questo figlio sarà capace di tollerare frustrazioni e ingiustizie quando sarà grande e magari entrerà nel mondo del lavoro? Ecco perché questa donna ha fatto di tutto per aprire la strada del domani a suo figlio!
Matteo ora ha 22 anni, è alto 1,98m , mi scrive per parlarmi delle moto, una delle sue ultime passioni, per dirmi che sono bella nella foto del mio profilo o per rimproverarmi di non avergli fatto gli auguri al compleanno o semplicemente per parlarmi della sua fidanzatina.
All'interno dell’associazione per ragazzi autistici, creata da alcuni genitori si è cimentato come chef.
Ha studiato al liceo artistico ma non ha ottenuto il diploma, non può avere accesso all'Università o al Conservatorio, possiede solo un attestato dopo 5 lunghi anni...Perché??? Seguiva una Programmazione differenziata!
Matteo canta in un coro , il suo sogno è di entrare in Conservatorio e la mamma per assecondare suo figlio sta compiendo un atto di amore senza confini, insieme a lui si è iscritta ad un corso serale di ragioneria, ogni giorno dopo il lavoro, la casa da sistemare... va a scuola con Matteo e studia con lui, perché non c'era la possibilità di avere per lui un insegnante di sostegno e qualcuno doveva seguirlo negli studi per poter prendere il diploma che gli potrà aprire le porte del Conservatorio e seguire il sogno della musica che da sempre porta dentro di sé!
Avete mai conosciuto una donna con tanto coraggio? Io sì e ne sono onorata! Le voglio bene e lei mi adora e insieme a lei ho avuto la fortuna di veder crescere e diventare speciale il suo piccolo grande Matteo.
Quando lo incontro per strada mi corre incontro da lontano e mi abbraccia fortissimo, mi solleva da terra lui così alto...e la gente si ferma a guardare...