Laudadio "un grande successo"
È vero, ha ragione il direttore Felice Laudadio quando afferma che l'edizione del Bif&st del 2019 sia stata "un grande successo".
È stata un grande successo non per le 200 proiezioni, i 103 incontri, convegni, conferenze. Neanche per i 56 registi e i 53 attori ospiti di questa edizione. E no, neanche per le seguitissime lezioni di cinema con Paola Cortellesi, Roberto Herlitzka, Valeria Golino, Roberto Andò e Valerio Mastandrea. Non per l'anteprima mondiale del film di Alberto Sordi "Polvere di stelle" restaurato dalla Cineteca Nazionale, neanche per "Il grande spirito" con Taranto e l'Ilva di Sergio Rubini, né per il Morricone day. Non per i 600 mila utenti dei social network né per i 76 mila spettatori, mille in più rispetto le edizioni precedenti.
Questa edizione del Bif&st è stata straordinaria per quello splendere di pupille dopo ogni appuntamento, per lo spettro delle emozioni che ha saputo suscitare. Quel movimento di folle gioiose, impegnate, per quell'interesse che ha provocato risvegliando coscienze che sembravano sopite. Sì, è stato il risveglio di una comunità 'giovane' che ha gremito i teatri di Bari, Petruzzelli e Margherita, e i cinema. Un festival che ha animato la città. E l'anno prossimo ancora con un nuovo glorioso teatro da far rivivere, il Piccinni, come promesso dal sindaco di Bari Antonio Decaro, dal 21 al 28 marzo.
Non prendete impegni. Restate in città, per il Bif&st.