Ho sempre dato molta importanza alle mani. L'avevo come scordato fino a quando mi è capitato di stare tra persone appena conosciute.
Insieme per cominciare un nuovo percorso di rinascita. Ad un certo momento dell'incontro si sono formati gruppi di cinque donne ognuno, occhi chiusi, le mani di ciascuna su quelle delle altre quattro e musica in sottofondo. Tutto era tranquillo e sereno.
All'improvviso ho sentito prendere le mie, senza sapere chi lo facesse, sfiorarle, stringerle, tenerle, accarezzarle, a turno. Io quasi immobile.
Questo mi ha creato un disagio inaspettato. Non vedevo l'ora che finisse.
Non ho interrotto quella che sarebbe dovuta essere una magia solo per educazione e rispetto nei confronti di chi mi stava accanto. Nulla di personale. Ma non è stata, per me, un'esperienza piacevole.
Fino a quel momento avevo avuto questo tipo di contatto solo con chi ho intimità.
Non molto tempo fa, quando conoscevo una persona, guardavo immediatamente le mani, era come se mi parlassero di chi avevo di fronte. Quelle belle sono sempre state una mia fissazione.
Quando ho incontrato mio marito sono state la prima cosa che mi ha colpito di lui. Mentre le muoveva sembravano danzare, leggere, morbide.
Le mani di mio figlio io le vedo bellissime, quasi uguali a quelle del papà. È meraviglioso vederle toccare le corde del basso, mi ipnotizzano.
Poi c'è il contatto, sensazioni diverse a seconda del modo di toccare e di chi lo fa.
Prendersi per mano, porgerla per un saluto, o una breve e lieve carezza è un conto.
Ma mani che si toccano in quel modo, che si sfiorano, si accarezzano e si prendono, che indugiano, per come la penso io, si conoscono già, si vogliono e si cercano. Sono comunicazione fisica di desiderio, di sensualità e di sentimenti importanti, emozioni profonde che io posso condividere solo con i miei amori più grandi e non con persone estranee.
Forse più in là cambierò idea? Chissà, tutto può accadere.
Per ora voglio continuare a desiderare, cercare e toccare nel senso più intenso del termine, soltanto le mani che amo e ricordare le emozioni che mi hanno dato quelle che ho amato.