Due giornate di relazioni, un confronto scientifico tra accademici e ricercatori sul tema transizione verso un sistema alimentare sostenibile.
Un convegno organizzato da SISTAL, società italiana di scienze e tecnologie alimentari, che si è tenuto a Bari nei giorni 12 e 13 giugno. Nel dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti dell’università degli studi di Bari Aldo Moro si sono dati appuntamento i soci SISTAL anche per ascoltare le 37 relazioni che hanno riguardato diversi argomenti di studio dalle farine di legumi negletti siciliani, allo sviluppo di gnocchi surgelati gluten-free a base di farina di lenticchie rosse, dai vantaggi del frazionamento a secco nella produzione di proteine vegetali all’utilizzo di farine di Okra, dal dessert a base di latte d’asina all’alga spirulina, dall’uso delle fecce di vino per produrre biscotti a quello del miele come sostituto del saccarosio nella preparazione del pane. Ma anche nuovi sistemi di etichettatura dei prodotti per promuovere l’adesione alla dieta mediterranea o l’utilizzo di estratto di foglie di olivo per la sostituzione di nitrati e nitriti nelle salsicce stagionate, la valorizzazione degli scarti della lavorazione del carciofo per la produzione di pane arricchito in composti bioattivi, la produzione di muffin senza glutine arricchiti con farina di buccia d’arancia.
Presentati anche 44 poster. Il convegno come di consuetudine si è concluso con la premiazione di tre migliori poster e migliore relazione. Per i poster hanno vinto Claudia Antonino con Ottimizzazione strutturale e valutazione qualitativa di un dessert fermentato a base di latte d’asina arricchito con ingredienti di origine vegetale, Leandra Leto con Innovative approaches to sustainable food processing: valorization of hop vegetative biomass through sourdough bread production e Michela Pia Totaro con Applicazione della spettroscopia NIR per l’autenticazione dei prodotti carnei.
Di Daniele Carullo la migliore relazione con La tecnologia “coating” come approccio abilitante per la mono-materialità, una ricerca che ha dimostrato il potenziale dei mono-materiali funzionalizzati mediante la tecnologia coating come valida alternativa ai packaging alimentari multi-strato, sposando la crescente richiesta di soluzioni maggiormente sostenibili a livello ambientale.