Sotto un pergolato di foglie d’edera, respirare in un giorno di favonio l’aria fresca della campagna, profumo di ulivi e mandorli in fiore.
Le teglie disposte in perfetto ordine sul tavolo in cucina, attendono il loro turno per invadere la grande tavolata allestita in meno di un minuto. Non importa quanti saranno gli ospiti, c’è sempre posto da aggiungere, per un’amica in più, sotto la tettoia di edera.
In una pentola in rame l’olio fa dorare scalogno e peperoncino prima di ricevere pomodori pelati, passata e spaghetti. In terra di Bari, complice Gabriella Genisi e la sua Lolita Lobosco, l’Assassina è pietanza da provare, anche fuori dalle mura ipotetiche che delimitano la città.
L’altalena tra gli ulivi conserva ricordi di bambini ora adulti intenti a dondolare.
Procedere di pietanza in pietanza, di piatto in piatto, sorseggiando vino rosso e discorrendo con leggerezza è dimenticare la variabile tempo. I telefoni solo per le chiamate di emergenza, le improbabili ricerche sui fenomeni musicali del momento, le fotografie di figli già cresciuti e quelle di luoghi da scoprire. Come passano veloci le ore tra una chiacchiera e il dolce, tra un liquore al mandarino e un caffè. Bastano i sorrisi, gli sguardi, i gesti, perché tutto sia un caldo abbraccio, una tenera carezza. Il pensiero è sospeso, allontanato da un refolo di vento che si insinua tra i rami e le foglie, e ha in sé l’odore di salvia, alloro e rosmarino.
Spensieratezza e allegria, condivisione, e sì la vita è un incontro, è sedere insieme intorno alla tavola sotto un tetto di foglie d’edera.